Oggi per la prima volta ho provato a scrivere a grandi lettere su un foglio azzurro il nome che vorremmo darti.Non era quello che avevo scelto per te, il tuo nome, peraltro bellissimo, doveva essere destinato ad un bambino mai nato. Ma è comunque un nome bellissimo, mi piace molto,lo amerò ugualmente molto, come amerò te immensamente, anche se non sei il frutto di un amore vero e grandissimo. Tu sei tu, sei mio figlio, sei colui che ho fortemente voluto a dispetto di tutto e di tutti e non nascerai come tutti ti faranno credere, per salvare un matrimonio già rotto. Ti ho cercato e desiderato per anni, per avere qualcuno da amare per sempre;il resto non c’entra e non conta nulla. Io e te, i genitori non ce li siamo scelti, come tutti gli altri esseri umani non li possono scegliere. Ci dobbiamo accontentare di quelli che la vita ci destina, ce li dobbiamo tenere e stringere forte i denti, se qualche volta non li vorremmo come genitori. L’emozione è fortissima e la fronte sta sudando, mentre mi dai i soliti vigorosi calci nella pancia, gli occhi non riescono a trattenere le lacrime. Ma quanti calci spero non fisici, mi darai nella vita quando sarai un adolescente? Quante volte ho sognato e sperato in questi momenti unici e meravigliosi? Sono solo miei e tuoi, nessuno può entrare nelle nostre due vite, che sono ancora unite da un cordone ombelicale che difficilmente riuscirò a staccare, anche quando ti estrarranno con il cesareo dalla mia pancia. Sei solo mio per adesso, anche se non mi appartieni e un giorno spiccherai il tuo volo, come è giusto che sia. Ora sei tutto quello che di più bello ho fatto fino ad oggi, nella mia stupida ed inutile vita. Ti piacerà il tuo nome? Lo pronuncio mille volte in un giorno accarezzandomi la pancia quando tu sei sveglio, mi sembra che tu possa sentirmi mentre ti parlo e tu mi rispondi a tono, con i soliti amati calci. Chissà quando tu, ragazzo giovane e bellissimo a vent’anni leggerai queste mie righe,cosa penserai di quella sentimentale e piagnucolona di tua madre? Colei che ti ha desiderato più di ogni altra cosa al mondo e non vede l’ora di dirtelo?
Ciao R., ci vediamo presto, ok?
La tua mamma FABY.
Rivalta, 15 aprile 1994 ore 17,10.