Il 26 agosto 2013 è una data molto importante per me perché è la data del mio primo viaggio a Lourdes; un viaggio da tempo sognato e desiderato e grazie a Franco Carbone, esperto organizzatore, realizzato in maniera perfetta sotto tutti i punti di vista. Questo viaggio a Lourdes in un certo senso ha inciso profondamente sulla mia vita perché sostando davanti alla Grotta e guardando l'Immagine della Vergine Maria ho provato dentro di me una emozione tale da sentirmi rapito da quell'atmosfera di pace e di serenità come se stessi vivendo in una dimensione irreale. Pensare che proprio lì è apparsa la Madonna in diverse occasioni e ha parlato con persone del nostro mondo come Bernadette crea nella mente e nel cuore di un credente una sensazione indescrivibile, sublime e celestiale che si manifesta esteriormente con un pianto di gioia e di gratitudine verso la Mamma celeste e Madre nostra. A questo primo viaggio doveva partecipare anche Nuccia, la persona più cara della mia vita: ci teneva tanto di andare a Lourdes, "almeno una volta prima di morire"- ripeteva sempre -, ma il destino ha voluto privarla di questa gioia terrena; due anni fa, il Signore l'ha chiamata a Sé per affidarla, nella gloria celeste in Paradiso, alla Vergine Maria che sicuramente l'avrà accolta sotto il suo manto amorevole e materno.
Ma il 26 agosto 2013 Nuccia c'era: infatti ho portato con me l'anello che ha ricevuto il giorno delle nostre nozze e che ha portato al dito per 40 anni per farne dono alla Madonna di Lourdes in sua memoria e soddisfare così quel suo grande desiderio che non ha potuto realizzare in vita su questa terra.
Tornando a casa dopo aver visitato i luoghi santi della città santa di Lourdes non si è gli stessi; qualcosa dentro di noi è cambiata anche se non riusciamo a capire che cosa, ma è certo che rispondere alla chiamata della Madonna, nostra Madre, è come partecipare ad una grande festa che ci consente di sentirci in pace con noi stessi e più disponibili verso i fratelli, provati dalla sofferenza e dal dolore.
E' questo il dono che si riceve andando a Lourdes, un dono spirituale che ci farà vivere più serenamente e ci farà sentire più forti difronte alle difficoltà per il resto della nostra vita terrena, nell'attesa di ricevere al termine del nostro pellegrinaggio il dono più grande che è quello di partecipare alla mensa del Signore nella luce e nello splendore del Paradiso.

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