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IL MIO REGALO SEI TU - Sarah Spinazzola

Creato il 10 novembre 2012 da Lalettricerampante
IL MIO REGALO SEI TU - Sarah Spinazzola Oggi vede suo padre per la prima volta. Sono diciotto anni che aspetta questo momento. Una settimana fa l'ha visto in televisione, l'ha cercato e ora eccola lì, che sposta il peso da un piede all'altro nella portineria di uno studio televisivo. Lui ha qualcosa da finire, le chiede soltanto un attimo; diciotto anni e un attimo. "Hai fatto bene a cercarmi tu, perché io non l'avrei mai fatto" le dice poi. Non ci sono abbracci. Gelido freddo invernale, dentro e fuori di lì. Ha un bel salire e scendere da autobus e tram, Lidia, per andarlo a trovare. Passano i mesi e non c'è disgelo. Ma il destino è disegnato nel cielo, ha un cappello bianco da cowboy, è da anni che la cerca dappertutto e ancora non l'ha trovata. Aspettami, non ti muovere, gli dice Lidia, ti troverò io. Va a cercarlo lontano, su una montagna a duemila metri, dove il lavoro principale è sorridere, e non fermarsi mai. E proprio lì, di colpo, una pioggia di sms cambia tutto. Per tanto tempo la vita non ha fatto che dirle no no no, dopo dopo dopo, e ora finalmente le dice sì sì sì, ora! ora! ora! Suo padre le scrive sono cambiato, prima non ero pronto e adesso sì. Adesso vuole stare con lei. Ha trovato il grande amore ed è pronto a cominciare una nuova fase della vita. Ecco come si stanno mettendo le cose. Davvero molto bene. Talmente bene che Lidia ogni due minuti si chiede: ma sarà vero? Non ci sarà qualcosa che non va? "Il mio regalo sei tu" è la storia di un amore negato: l'avventura di una piccola donna coraggiosa nelle spire di un padre serpente.
Ci sono dei libri che per qualche inspiegabile motivo ti attirano come calamite. Non so se sia per la copertina (magnifica in questo caso, come tutte quelle della MarcosyMarcos a mio parere), non so se sia per la trama o per quella simpatia che ho provato a pelle per l'autrice dopo averne visto un paio di foto. O magari potrebbe anche essere per quell'interesse che ultimamente sta crescendo in me verso gli autori emergenti. Fatto sta che ho acquistato questo libro pochissimi giorni dopo la sua uscita, con la sicurezza che avrei letto qualcosa che mi sarebbe piaciuto. E così, ovviamente, è stato. 
C'è chi un papà ce lo ha sempre avuto. Chi lo ha avuto per un po' e ora non ce l'ha più. Chi per un po' non ce l'ha avuto ma ora è tornato e chi per un po' non ce l'ha avuto, ora è tornato, ma forse forse poi così male prima non si stava. Lidia, la diciottenne protagonista di questo romanzo, rientra in quest'ultima categoria: ha vissuto fino a diciott'anni senza padre, senza sapere assolutamente nulla di lui, finché una sera la madre, davanti al TG, ha indicato lo schermo e ha detto: "quello è tuo padre". La prima cosa che fa la ragazza, senza pensarci troppo, è chiamarlo e andarlo a cercare. E l'uomo, Gian, la accoglie come se non fosse successo nulla, come se non fosse stato via diciott'anni senza occuparsi di lei. La ragazza vive un turbinio di emozioni, che a volte nemmeno riesce a controllare: il padre le dice di studiare Scienze Politiche e lei decide di abbandonare i suoi sogni di frequentare invece Filosofia, il padre le consiglia di andare a fare l'animatrice per l'estate e tempo due giorni la ragazza è pronta per partire per la Francia. I sogni però sono sempre un po' difficili da contrastare e quindi la ragazza, una volta avuto il lavoro, quando chiama il padre per salutarlo prima della partenza, gli comunica che in realtà vorrebbe fare un'altra cosa. E l'uomo riattacca e sparisce. Ricomparirà pochi mesi dopo, quando Lidia è ancora in Francia, dicendole che ha lasciato la ex-moglie, ha trovato l'amore della sua vita ed è pronto a ricominciare: e in questo nuovo inizio c'è posto anche per lei. La ragazza inizialmente è molto contenta, ma a poco a poco scoprirà cose che le fanno crescere dentro una rabbia incredibile nei confronti di quest'uomo: Gian cercherà di farle conoscere un ragazzo, Gian vorrà comprarle una casa, Gian ha detto all'attuale compagna che la madre di Lidia è una violenta ubriacona e che lui l'ha sempre mantenuta senza mai rivelarlo. La goccia, per Lidia. La sua rabbia crescente si placherà solo un pochino quando l'uomo viene operato al cuore, ma alla fine anche la pietà non può nulla di fronte all'egoismo, all'opportunismo e alla pazzia di certe persone.
E' un libro di quelli che inizi e non riesci a smettere di leggere. Un libro che ti immerge completamente e che ti da' tanto da pensare, scritto con uno stile giovane e fresco che a mio avviso, sebbene forse a volte sia un tantino troppo intricato, rappresenta benissimo i pensieri e i turbamenti di una giovane donna alle sue prime esperienze con il mondo degli adulti che alla vita non chiederebbe altro che amore. L'amore della madre, che non viene messo mai in discussione, nemmeno di fronte alle ristrettezze o alle difficoltà tipiche adolescenziali, ma anche quello di un uomo che l'ha privata, senza motivo, di un altro affetto e che sembra essere intenzionato a recuperare.  Ho amato molto i pensieri di Lidia, il suo modo ingenuo e fiducioso di agire, spinta appunto dalla ricerca di quel pezzo di amore che le è sempre mancato e che ora vorrebbe riempire. Certo, forse questo sentimento l'ha un po' annebbiata, ma alla fine, in una paradossale e tragicomica scena finale, riesce a far sparire la nebbia e riprendere la sua vita dove l'aveva lasciata. Un bellissimo esordio per una giovane autrice che promette davvero bene!
"Vorrei essere abbracciata. Stretta forte. Essere fondamentale. Essere il dettaglio che rende tutta la vita una cosa speciale" (cit.)
Titolo: Il mio regalo sei tu
Autore: Sarah Spinazzola
Pagine: 284
Anno di pubblicazione: 2012
Editore: Marcos y Marcos
ISBN:  978-8871686301
Prezzo di copertina: 16,00€
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formato brossura: Il mio regalo sei tu

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