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Il mio sistema in 10 passi per affrontare un seminario di danza

Creato il 21 aprile 2015 da Annab

In questo articolo ti voglio dare un metodo preciso e funzionante per far sì che il seminario che hai frequentato, da appuntamento innanzi tutto divertente e umanamente arricchente, diventi anche un acceleratore di risultati a livello delle tue prestazioni danzanti. Molte delle ballerine più brave che conosco lo seguono, e si vede. Dunque continua a leggere e poi metti in pratica :-)

Intanto eccoti il mio monte di stage e appuntamenti formativi sulla danza orientale nel periodo ottobre 2014 - aprile 2015:

  • 24 ore con Teresa Tomas
  • 8 ore con Mona Habib
  • 14 ore con Maria Martinez

Tante? Da un certo punto di vista, credo di sì. Un bell'investimento a livello di tempo, di energie, e anche di denaro. Allo stesso tempo, avere la possibilità di dedicarmi a questa passione in maniera così intensa è anche un privilegio per il quale ringrazio, considerato che alla fine la danza del ventre costituisce quasi il 50 % della mia vita (e forse anche l'80, in termini di vita sociale).

Tuttavia, non sono gli attestati di partecipazione ricevuti né le ore trascorse con queste deliziose maestre a fare la differenza in termini di miglioramento tecnico ed espressivo. In parte sì, ma alla prova dei fatti ciò che ti permette di fare un evidente salto in avanti è la pratica costante dei materiali raccolti durante questi appuntamenti, una volta a casa. La tua personale rielaborazione delle indicazioni, dei consigli e degli esercizi ti sono stati proposti dai maestri.

Ecco quindi 10 passi pratici e facili da seguire "prima e dopo" che ti permetteranno di mettere della distanza tra te, ballerina dinamica e motivata sulla strada della continua evoluzione, e la moltitudine delle tue colleghe pigre che chiudono tutto nel cassetto restando sempre ai nastri di partenza.

DURANTE LO STAGE
  1. Mettiti in prima fila: se siete in tante cerca di andare il più possibile davanti, in maniera tale da vedere bene tutti i movimenti e ascoltare con attenzione le spiegazioni dell'insegnante... tieni conto che a volte nelle grandi sale non si sente nulla già dalla terza fila!
  2. Dà il massimo: partecipa ai lavori dall'inizio alla fine, anche se sei stanca o magari un po' spaesata perché l'argomento ti è nuovo. E se ti viene chiesto di danzare, magari suddivise in piccoli gruppi per potersi vedere bene allo specchio e avere più spazio per muoversi, fallo.
  3. Fa domande: se hai dubbi su passi, movimenti o sequenze chiedi spiegazioni all'insegnante (e non alla tua compagna di fila!). Ovviamente coi dovuti modi e nei momenti opportuni, ma cerca sempre di chiarire bene le cose non che non ti tornano.
  4. Prendi appunti: nelle pause, scrivi tutto quello che ti ricordi, che ti colpisce, ti piace o ritieni possa essere utile. Non fidarti della tua testolina, perché è già strapiena di robe e non appena riceverà un nuovo stimolo, metterà in un cassetto tutte le belle cose che hai visto al seminario (anche se lì per lì sei convinta che ti ricorderai tutto per filo e per segno).
  5. Usa la videocamera: se è consentito, riprendi le sequenze ed eventualmente la coreografia che ti è stata insegnata. Fallo tu direttamente, es. col telefonino, per evitare di chiedere a un'amica di passarti il suo video, perché il più delle volte o tu ti dimentichi o lei non lo farà (perché magari per sbaglio lo cancella... esperienza diretta!).
DOPO LO STAGE
  1. Organizza gli appunti: Una volta a casa trasferisci i video dal telefonino al pc o al tablet, riordina gli appunti e le eventuali dispense che hai ricevuto.
  2. Studia i singoli movimenti: per almeno un mese, ripercorri gli appunti e i video e ripeti il materiale che hai praticato allo stage. Se sei un insegnante proponi questi movimenti alle tue stesse allieve, sfrutta l'occasione per studiare assieme a loro rendendole partecipi della tua esperienza e del nuovo materiale di studio.
  3. Crea tue combinazioni: rielabora i nuovi movimenti in piccole combinazioni originali per sperimentare i vari modi in cui puoi usare questi materiali. Provali con le tue musiche, gioca con aspetti quali velocità, ampiezza, livelli, dinamismo e staticità ecc. Insomma, cerca di approfondirli e farli diventare tuoi.
  4. Costruisci una coreografia: usando il materiale raccolto e rielaborato, costruisci una vera e propria coreografia da insegnare alle allieve oppure da eseguire in pubblico. Sintetizza quanto acquisito e sviluppa nuove cose.
  5. Prepara una performance: se allo stage ti è stata insegnata una coreografia, studiala e perfezionala per un'esibizione (se hai il permesso di chi te l'ha insegnata... chiedi sempre prima, mi raccomando!). Se lo stage era sull'improvvisazione, mettiti alla prova in una situazione reale alla presenza del pubblico. Una esibizione in cui si presenta un lavoro personale è sempre un ottimo modo per testare la propria preparazione e perfezionare qualche dettaglio della propria danza.

In definitiva, non lasciare che i materiali raccolti allo stage restino a dormire silenti nel telefonino o nel pc (o nella migliore delle ipotesi nella tua memoria), se no non ti saranno serviti a nulla. Paradossalmente potresti anche smettere di frequentare un corso settimanale, se in alternativa ti fai un seminario ogni tanto e ci lavori in maniera costante e approfondita seguendo questa procedura.

Da un certo punto di vista questi consigli sono persino ovvi, ma allora mi spieghi come mai si incontrano allieve che si fanno tutti i seminari possibili e immaginabili... e poi ballano sempre uguale??

Ciao e alla prox!

Anna

PS1 Non ne parlo, ma è fondamentale che tu abbia scelto uno stage più o meno alla tua portata in termini di abilità pratiche. Direi che il livello minimo di base sono 2 anni di danza orientale (a meno che non si tratti di seminari per principianti, ma ce ne sono davvero pochi in giro, anche perché non è la loro finalità).

PS2 Perché questo metodo funzioni, inoltre, ti sarai resa conto che non puoi frequentare un seminario alla settimana. Per il divertimento e la socialità indubbiamente sì, ma come vedi c'è un sacco di lavoro da fare quindi devi lasciare un po' di tempo tra uno e l'altro.


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