Era il 15 dicembre 2010 quando ho aperto il Codice. Avevo un tale bisogno di parlare del mio linfoma, delle sue conseguenze e dei miei sentimenti che le parole si accumulavano nella mia gola, soffocandomi. Cominciavo a realizzare che avevo taciuto troppo al lungo, che mi ero emotivamente narcotizzata. E così decisi di reagire, assecondando l’urgenza di compormi all’opposto. Se prima parlavo solo degli aspetti strettamente “tecnici” della mia malattia, con il blog iniziavo a raccontare le mie emozioni vecchie e nuove. Se prima ero molto più discreta su quanto mi era accaduto perché temevo “l’effetto poverina”, il Codice – figlio di un bisogno di condivisione senza pietà – mi portò a trovare una nuova via comunicativa più efficace. Sul mio cammino avevo già incontrato La Lampada di Aladino (a proposito, quest’anno ho partecipato per la terza volta al calendario dell’associazione) e dopo poco entrai a far parte di Oltreilcancro, rendendomi maggiormente conto del potenziale (diretto e indiretto) della blogterapia, testimoniato dall’interesse – inaspettato – di diversi giornalisti verso il Codice.
Sentivo che stavo guarendo. Stavo ponendomi domande e trovando risposte. E stavo continuando a soffrire per alcuni irrisolti che però finalmente comprendevo. Incoraggiata dal supporto di tutti voi che da tre anni passate da qui, ho deciso che il momento di mettere tutto su carta era arrivato. Gra(n)fica Pubblicitaria ha creduto in me e la Effigi ha pubblicato il libro. Un primo grande step era stato raggiunto. Mi sentivo più libera. Mi sentivo libera come ci si può sentire correndo e urlando di gioia a perdifiato sulla spiaggia.
Questo blog è diventata la valvola della mia pentola a pressione mentale. Ho fatto pace con molti aspetti della mia vita di malata ed ex malata di cancro. Ho ritrovato il piacere edonistico di scrivere. Ho potuto trasformare la “category” animali nella rubrica “animo animale” per il Nuovo Corriere dell’Amiata. Ho potuto collaborare per due anni al calendario dell’Avvento dei Piccolini Barilla con le mie fiabe (Pim piccola renna alla riscossa e I super elfi di Babbo Natale) Ho potuto conoscere persone strepitose, cui voglio molto bene e che mi fanno pensare che tutto sommato di bene ne è derivato tanto, dal cancro.
Ho potuto andare davvero oltre il cancro. E oltre il cancro ho trovato una vita nuova, le mie belle soddisfazioni, qualche guaio, dei lavori dove ero una brava dipendente finché avevo l’invalidità civile e dove sono diventata un’incompetente quando sono diventata madre, dei linfonodi cicciottelli e…una figlia. Ogni bambino è un miracolo ed è speciale. Ma chi ha avuto il cancro sa che alcuni hanno un significato un po’diverso.
Il blog è cresciuto con me, forse si è un po’snaturato, forse è il caso di fargli un fratellino per poter parlare esclusivamente di altro ma anche io sono cambiata. Sono una strana bestia mitologica. Sono una mumcer blogger: metà cancer blogger, metà mum blogger…uno non sa mai cosa gli può capitare di diventare nella Vita.
E’per questo che andare oltre il cancro è bellissimo…
P.S.: ho urgente bisogno di un check up. Tra le varie visite ce n’è una piuttosto importante dall’oculista perché stanno succedendo cose curiose. Avevo appuntamento per il 10 gennaio ma mi è venuto il dubbio che forse, data la situazione, sarebbe il caso di anticipare. “Salve, sono Romina. Avrei appuntamento il 10/1 ma visto che mi sta succedendo questo mi chiedevo se non fosse il caso di anticipare…”. Silenzio. “Signora, forse è il caso che venga giovedì prossimo…”. Eccheccazzo. Stai a vedere che quello della placenta non è l’unico distacco del 2013…