Marino scrive
Cara Roberta,
sovente tu poni domande ai tuoi lettori per costringerli a sondare il passato attraverso i ricordi.Ieri, sistemando un gruppo di figurine Liebig, mi sono imbattuto in una serie che ha richiamato alla memoria un affresco della nostra chiesa parrocchiale.Ricordo che da bambino, entrando in chiesa, ero solito guardare un affresco che raffigura un uomo in vesti sacerdotali e un locandiere che guardano e ad un barile da cui uscivano tre bambini. Qualcuno mi aveva raccontato una storia horror in cui si parlava addirittura di antropofagia. E il mio immaginario di bambino ne era rimasto sconcertato. La storia me la sono ritrovata davanti nel sistemare in un album sei piccole litografie colorate dal titolo "Il miracolo di San Nicolò" E mi sono chiesto: notoriamente San Nicolò o San Nicola è un santo venerato nel meridione. In altre parti d'Italia il culto è meno sentito.Non mi sono, quindi, saputo spiegare la presenza di "un santo tipicamente meridionale" nel ponente ligure e tanto più ad Isolabona. Domanda: c'è qualcuno tra i tuoi lettori che possa azzardare una ipotesi logica su tale scelta? Che ne pensa il nostro parroco? Questo il problema che sottopongo loro.Un caro salutoMarino1. I tre fanciulli abbandonano il castello paterno.2. I tre fanciulli abbandonati ed affamati nel bosco.3. L’albergatore raccoglie i tre fanciulli4. L’albergatore uccide i tre fanciulli e li mette in salsa salata5. S. Nicolò domanda all’oste la carne salata.6. S. Nicolò risuscita i tre fanciulliUna leggenda narra che Nicola, già vescovo resuscitò tre bambini che un macellaio malvagio aveva ucciso e messo sotto sale per venderne la carne. Sabato ho incontrato il nostro Parroco e gli ho chiesto come mai la presenza di San Nicola nella nostra chiesa. Don Remo mi ha risposto dicendomi che San Nicola o Nicolò è un santo presente sul nostro territorio e che a Ventimiglia, esiste una chiesa a lui dedicata. Io ho trovato che ne esiste una a Diano Castello. San Nicola è venerato come protettore dei bambini. Sarà per questo? Personalmente penso che, al di la di scoprire il perché ci sia raffigurato questo Santo nella nostra chiesa, si debba risalire a chi è l'autore, cosa non semplice poiché non viene menzionato nelle carte conosciute. Ci sarà sicuramente scritto da qualche parte bisogna solo aver voglia, tempo e passione per cercare...ma dove? Trovo comunque interessante il quesito posto dal caro amico Marino soprattutto perché mi ha fatto capire che a volte guardare non basta, sapere cosa si guarda è molto più interessante!!!ComunicazioneMarino mi ha anche scritto questo qualche giorno fa: ( adesso mi chiama Robbie, mi fa sentire un personaggio dei suoi libri)
Cara Robbie,Sono tornato ieri da Bologna- Fiera del Libro per Ragazzi- dove, assieme a Lucrezia, la mia illustratrice, che tu conosci per ora solo attraverso il computer, abbiamo presentato Edo ai visitatori. Poco fa ho inviato una mail anche ad Alberto nella quale gli dicevo che ero contento che nel padiglione dei libri italiani sia risuonato il nome di Isolabona (che Rotondo nell'articolo definisce "la mia Itaca") e anche quello del Rio Merdanzo (che ha divertito gli ascoltatori). Piccole soddisfazioni. L'editrice del libro, la Erga, che pubblica anche la Rivista delle Biblioteche del comune di Genova, aveva portato le copie ancora odorose di stampa. Ne ho prelevate alcune per inviarvele subito. Sono partite stamane. Si tratta di sette articoli scritti da critici e bibliotecari (tra cui anche uno di F.Rotondo che sabato ha scritto l'articolo su La Stampa). Se a qualche tuo lettore (insegnanti o amanti della letteratura per l'infanzia) interessa avere il numero di LG dimmi il numero degli interessati e io provvederò ad inviarti le copie che ti servono.Se qualcuno di voi fosse interessato ad avere una copia di Lg Argomenti mi invii una e-mail [email protected] comunicandomi nome cognome e indirizzo.