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Il mistero della morte di Tycho Brahe

Creato il 20 novembre 2010 da Zonwu
Tycho Brahe morteTycho Brahe fu un astronomo danese vissuto a cavallo tra il XVI° e il XVII° secolo (1546 - 1601) che fornì un contributo indiscutibile all'astronomia: catalogò più di 1000 stelle, e le sue osservazioni stellari e planetarie sono alla base delle conoscenze moderne sul nostro universo.
Brahe fu uno dei primi astronomi ad osservare una supernova (SN 1572), contemplò la Grande Cometa dal 1577, studiò l'orbita di Marte e pose le basi per il calcolo del moto planetario che rese grande Keplero, anche se la visione del cosmo dell'astronomo danese era geocentrica e non eliocentrica.
Ma occorre ricordare che questi uomini che fecero la storia erano appunto quello, uomini, dotati di virtù che li hanno resi grandi, ma anche di vizi. Tycho Brahe non fa eccezione: vita sessuale movimentata, duelli, interesse nell'alchimia e una morte ancora velata da un alone di mistero.
Giusto a titolo di esempio, Tycho Brahe perse parte del naso in un duello svoltosi durante la sua permanenza all' Università di Rostock; questa menomazione lo costrinse ad indossare una protesi metallica per il resto della sua vita.
L'episodio, prima di giungere alla questione della sua morte, merita un piccolo approfondimento: la discussione con Manderup Parsbjerg, membro della nobiltà danese, sfociò in un duello al buio che gli costò il setto nasale, costringendolo a portare una piastra di rame per coprire la cavità nasale esposta.
Questa mutilazione, contrariamente a quanto si possa pensare, non fece altro che contribuire a rendere Brahe l'uomo di scienza che diventò nel futuro: da allora, infatti, Brahe si interessò di medicina e di alchimia, oltre che divenire uno degli uomini più facoltosi di Danimarca.
Ma Tycho Brahe è celebre anche per la sua (presunta) morte dovuta all'esplosione della vescica.
Leggenda vuole, infatti, che la vescica di Brahe esplose durante un banchetto reale; e, più che una leggenda, pare infatti possa esserci stato più di un fondo di verità: fino ad ora si è sempre pensato che la vescica sarebbe esplosa qualche giorno dopo il bachetto per via di un'infezione contratta 11 giorni prima.
Secondo Keplero, Brahe non avrebbe lasciato il tavolo del banchetto, nonostante i dolori, per non dover contravvenire all'etichetta di corte.
Ma la riesumazione del cadavere avvenuta nel 1901 ha mostrato, a distanza di 90 anni circa, che il suo corpo conteneva livelli insoliti di mercurio, cosa che ha portato a pensare che la vescica possa non essere stata la causa della morte di Brahe, ma che l'astronomo danese fosse da tempo soggetto ad un avvelenamento da mercurio.
La verità sulla morte di Brahe è ancora ben lontana, ed è per questo che Jens Vellev della Aarthus University ha guidato un team di scienziati nella riapertura della tomba dell'astronomo lo scorso 15 novembre, allo scopo di ottenere campioni migliori di quelli prelevati oltre un secolo fa.
L'ipotesi prevalente è quella che vede Tycho Brahe (che oltre ad essere astronomo era anche alchimista e astrologo di corte) avvelenato a morte dal mercurio da lui stesso maneggiato per scopi alchemici, probabilmente per la creazione di qualche medicamento.
Ma la presenza di mercurio nel suo corpo ha portato ad altre ipotesi: si è parlato di omicidio per avvelenamento operato dal suo assistente, Keplero; si è anche pensato che la sua presunta relazione con la madre del re Cristiano IV fosse stata la causa di un omicidio con mandanti reali.
Ma ancora nulla si sa per certo, e forse le analisi di Vellev potranno chiarire le cause della morte. I primi risultati delle analisi sono previsti per l'anno prossimo, e la salma di Brahe e della moglie, inumata tre anni dopo la morte dell'astronomo al fianco del marito, saranno nuovamente sepolti questo venerdì.
Danish astronomer Tycho Brahe exhumed to solve mystery

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