Il mobile non è fatto per un solo OS

Dopo gli ultimi dati di mercato diffusi in queste settimane da Piper Jaffray e Gartner si è fatto più concreto il pensiero che di qui a qualche anno potremmo ritrovarci col nuovo monopolista di turno,che nella fattispecie sarebbe Android. Ora trascurando l’attendibilita’ di certe previsioni (Gartner era la stessa che nel 2003 dava l’intero mercato di questi anni a Nokia e Symbian) vale la pena spendere un paio di parole sul perché il mercato smartphone non è propriamente assimilabile a quello PC degli anni 90.

Ci sono almeno 4 buone ragioni per cui il mercato mobile difficilmente sara’ terreno fertile per un solo soggetto.

Prima di tutto non si è vista ancora la cosiddetta killer-app,ovvero quel genere di applicazione in grado di trascinare le folle da un lato all’altro (come fu ad esempio con Lotus 1-2-3).
Al contrario dei computer poi la spesa per un device non è tale da vincolare l’utente ad una sola piattaforma.
Inoltre la mancanza di applicazioni di largo consumo quali un Office o una Creative Suite fanno si che lo spostamento da e verso un OS sia relativamente veloce e indolore.
Ultimo ma non ultimo c’e considerare il fattore dei carrier,per cui il vincolo ad una piattaforma sminuirebbe il controllo assoluto che esercitano; considerando anche che sono ad oggi gli univi canali di distribuzione per gli smartphone difficilmente si limiteranno a guardare una situazione del genere.