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Il molestatore è in rete

Da Marypinagiuliaalessiafabiana

C’è un utente che ha forse scambiato youtube per youporn. Ha un suo canale e possiede una collezione di video dai quali sono coinvolte donne non consenzienti filmate sul latob.

Nonostante il suo comportamento da maniaco, quindi illecito in quanto si prefigura come un reato di molestia sessuale, su youtube continua a starci, ricevendo peraltro commenti di approvazione da parte di uomini arrapati.

L’arrapato tipo del molestatore (che ha pure dei video che incitano lo stupro intitolati come “culo da stupro” ecc) è un utente maschilista.

Un maschilista non solo cresciuto da una cultura mediatica che dipinge le donne solo come delle portatrici di culo, ma anche uno che ragiona da talebano, che più talebano non ce nè,che crede la nudità di una donna in spiaggia legittimi un comportamento maniaco.

Mi imbattevo appunto su un episodio. L’utente spinto da forte legititmazione sociale da un contesto sociale  in cui il sesso consensuale in luogo pubblico è sottoposto a limiti e restrizioni e dove è la nudità delle donne ad essere punita e non il comportamento maniacale di certi uomini, ha messo in rete il video di una mamma in bikini, etichettandola come esibizionista. Insomma a moda sua una donna che ha un bel sedere e lo mostra al mare in costume da bagno, peraltro non consenziente sarebbe un esibizionista.

Una maniaca insomma. Maniaco non lui invece che filma donne non consenzienti.

Io, che indignata del fatto ho replicato contro, sono stata attaccata da due utenti che mi hanno ricordato che le madri non devono esibirsi così, perchè sono madri. Cioè fatemi capire: una va al mare e cosa si deve mettere il burqa?

Qualcosa non quadra. Successivamente mi hanno detto che deve esibire la maternità e la fedeltà coniugale. Ma lo stesso utente legittimava gli uomini che vanno a prostitute in quanto hanno mogli che non si concedono (della serie le donne devono fare sesso solo per il piacere dei maschi).

Continuo a non capire. Anche gli utenti la considerano una maniaca. Perchè si sa una madre di famiglia non può andare in bikini mentre un padre di famiglia può tradirla ed andare a prostitute. Oppure uno single può andare a prostitute (spesso vittime di violenza) perchè le donne provocano e poi non si concedono. Insomma per metà siamo oggetti sessuali e per metà siamo proprietà del marito.

Qualcuno dice che prima ci conciamo così e poi ci lamentiamo che ci stuprano. Continuo a non capire.  Avete mai sentito uno stupro in spiaggia? ma anche se fosse può un uomo sentirsi legittimato di prendere e stuprare una donna che non adempie ad un abbigliamento “consono”?

Nel contesto in cui viviamo, molto simile a quello talebano con l’unica differenza che anzichè unalegge che ci impone il burqa abbiamo:

-  un emendamento che ci vieta di uscire in minigonna,

-gente che ragiona in questo modo e uomini in rete che incitano stupri e compiono molestie sessuali,

-una società che ci obbliga da una parte a denudarci e dall’altra ad allungarci le gonne,

-Una cultura che impone che il nudo femminile debba essere limitato ad ambienti di spettacolo e a uso commerciale ma mai a scopi di autodeterminazione e di scelta.

-una società che aggredisce le donne che abortiscono con l’etichetta di assassina, ma che reputa un uomo che mette ko una donna con un pugno alla stregua di un eroe o un exmarito omicida come una povera vittima depressa.

il passo è breve

*Sopra: una maglia che incita la cultura dello stupro.



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