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Il Molinetto della Croda: un salto nel passato a Refrontolo

Creato il 24 febbraio 2016 da Elisa Pasqualetto @LizAu87

Quando eravate bambini non avete mai desiderato di vedere un vero mulino vero, in azione? Sì, proprio come quello dove Antonio Banderas fa i biscotti insieme alla gallina Rosita, ecco, il Mulinetto della Croda a Refrontolo, in provincia di Treviso, è uno dei pochi mulini ad acqua ancora perfettamente funzionanti. 

Mulino-della-croda
Il mulino è stato costruito nel XVII secolo e non ha smesso di funzionare da allora, a fianco c’è una cascatella di 12 metri, che viene sfruttata per far girare la macina al suo interno, per creare la farina per la polenta.

Ci sono capitata quasi per caso, una decisione dell’ultimo minuto di fare una gita fuori porta nelle vicinanze di Venezia, ma ne è valsa la pena, per un momento ti ritrovi catapultata indietro nel tempo, in un mulino di quelli che hai sempre visto nei libri o in televisione, e ti sembra di tornare bambino.

Il Mulino della Croda è gestito dall’associazione omonima, che permette l’ingresso per soli 2 euro. All’interno la macina, come era una volta, di cui si può ammirare il suo funzionamento da vicino, le stanze dove era ospitata la famiglia che lo custodiva.

macina-molinetto-della-croda

Lo spazio interno del mulino ospita oggi dei quadri, rappresentanti il mulino stesso, in vendita per far fronte al disagio provocato dall’alluvione del 2014, un’onda di acqua e fango alta mezzo metro ha colpito lo spiazzo davanti dove si teneva una festa privata e ha ucciso quattro persone.

Una volta usciti dall’edificio c’è un piccolo percorso che sovrasta la cascatella, da cui si può vedere il mulino dall’alto e tutto il panorama circostante. Suggestivo, davvero.

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DOVE MANGIARE A REFRONTOLO VICINO AL MULINETTO DELLA CRODA

Il più famoso è sicuramente il ristorante l’Antica Trattoria al Mulinetto, che si trova proprio a due passi, ma poco distante si trova la Trattoria Alla Tripolitania, specializzata in selvaggina e piatti tipici della regione.

La trattoria esiste dal 1913, ma ha recentemente cambiato gestione, tenendo però ai fornelli il precedente gestore.

La cucina è semplice, con un menù di base, che però viene arricchito dalle specialità del giorno. La signora Agnese è stata davvero squisita, offrendoci una bottiglia di prosecco per ingannare l’attesa del tavolo, e fermandosi a fare due chiacchiere con noi a fine pasto. Sembrava di sentirsi a casa. 

Io ho assaggiato la bistecca di puledro cotta alla brace, con un contorno di erbe cotte e un antipasto di affettati misti e sottaceti fatti in casa, e un tagliere di soppressa con funghi e polenta.

Di tre antipasti, un litro di vino della casa, 4 secondi, 3 contorni, 2 dolci, 4 caffè e due amari il conto è stato di 112 euro, decisamente onesto, no?


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