Magazine Viaggi

Quelle piccole e ridicole preoccupazioni pre-partenza

Creato il 02 marzo 2016 da Elisa Pasqualetto @LizAu87

Biglietto pronto, albergo prenotato, valigia quasi fatta.

Domani parti per Londra, una città in cui sei già stata altre volte, che un po’ conosci, per lo meno attraverso le fotografie e i ricordi. Stai via un weekend, lo sfarfallio allo stomaco che sentivi le prime volte che hai volato, quasi ti sembra non ci sia neanche, ma tanto sai che, appena ti siederai al tuo posto, (ah, a proposito, questa volta cos’hai scelto? Finestrino o corridoio?) tonerà a farsi vivo, eppure, quelle piccole e ridicole preoccupazioni pre-partenza ci sono sempre. 

Sempre.

Preoccupazioni-pre-partenza

CONTROLLARE E RICONTROLLARE L’ORARIO DELLA PARTENZA

Io ho questa fissa, lo ammetto, è come se avessi una memoria a brevissimo termine. Controllo a che ora è la partenza e ricontrollo dopo neanche mezzora, perchè nel frattempo mi sono venute in mente altre 50 cose e mi sono dimenticata dell’orario.

Per non parlare del check-in online, se le compagnie aeree permettessero di farlo in fase di prenotazione anche sei mesi prima, io sarei tra i primi, questo è poco ma sicuro. L’aeroporto mi ha reso un po’ paranoica, ma di overbooking ne o visti fin troppi e di certo, se posso, vorrei evitare che mi succeda, soprattutto se sto via solo un weekend.

“EH, MA, CREDO DI ESSERMI DIMENTICATA QUALCOSA”

Classica preoccupazione pre-partenza. Anche se hai spuntato la lista delle cose da mettere in valigia ventordici volte, ancora quella sensazione fastidiosa ti sta appiccicata addosso, quella di esserti dimenticato qualcosa. Spazzolino c’è, maglioni, pantaloni ci sono, caricabatterie del cellulare, macchina fotografica, scarpe, insomma, sembra ci sia proprio tutto… e invece no!

Preoccupazioni-prima-di-partire

La cosa che alla fine ci si dimentica sempre sono le mutande, ecco perchè ho imparato a metterle via per prime, sempre seguendo la mia tecnica per ottimizzare lo spazio in valigia.

PORTARSI DIETRO LA CASA

Mia mamma aveva la mania di dirmi “…e portite via qualcossetta in più” (che tradotto dal veneziano significa “portati qualcosina in più”) e finivo per portarmi dietro la casa, come si suol dire. Negli anni le cose sono diventate sempre meno (anche perché mezze me le dimenticavo a casa, vedi punto precedente) e comunque, alla fine, mi portavo sempre o un maglione di troppo, dei pantaloni che non mettevo mai, delle scarpe che neanche tiravo fuori dallo zaino.

travel-light

Va bene essere previdenti, ma, soprattutto se si parte per un weekend, ma la cremina per la cellulite la si può anche lasciare a casa!

PER APPROFONDIRE: Travel light: come viaggiare leggeri con solo il bagaglio a mano

IL MISTERO DELLA CARTA D’IDENTITÀ

Si imbuca sempre, infatti, adesso rimane stabile all’interno di un taschino del mio portafogli, così l’unico rischio è quello di dimenticarmi il portafogli.

Scherzi a parte, che sia passaporto o carta d’identità, la tendenza è quella di imbucarsi da qualche parte, ricordo la volta che dovevo partire per Dubai, non utilizzavo il passaporto dai tempi dell’on the road in Nuova Zelanda e onestamente non ricordavo più dove l’avevo messo. Cerca e ricerca, finalmente salta fuori il giorno prima della partenza e decido di riporlo all’interno di un cassetto per evitare di perderlo nuovamente.

La mattina della partenza – fortunatamente l’aereo era al pomeriggio – apro il cassetto e il passaporto non c’è. Dopo due ore di ricerca e di conseguente rassegnazione, scopro che era caduto all’indietro raggiungendo l’ultimo cassetto del mobile. Cose da infarto.

Un consiglio spassionato: mai tenere i documenti in un cassetto traboccante di carte!

Per non parlare della scadenza, per fortuna adesso cade il giorno della nostra data di nascita, altrimenti era sempre un terno al lotto, per lo meno adesso basta ricordarsi l’anno!

Altri dubbi e preoccupazioni pre-partenza? Aspetto di leggere le tue nei commenti!


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :