Magazine Viaggi
Il deserto del Sinai, che porta al monastero di Santa Caterina, si presenta subito con un cammino aspro e difficile, quello che è apparso agli Ebrei in fuga dal Faraone e dalle sue leggi di schiavitù
Terreno non facile, solo rocce e si può ben immaginare quali difficoltà possa aver incontrato questo popolo in cammino verso la terra promessa.
Anche il mio primo impatto con il deserto del Sinai è stato di sorpresa, il deserto per me aveva l'immagine delle dune di sabbia del Sahara, invece ho trovato tutt'altra cosa.
Il Monastero di Santa Caterina si trova ai piedi del Monte Sinai, in mezzo a queste montagne che custodiscono il Santuario Mariano che nei tempi ha rappresentato la Maternità Divina di Maria, ed è considerato il primo Santuario simbolo della religione cattolica e ortodossa
Il percorso, per arrivarci, è un susseguirsi di posti di blocco, questa è una terra difficile e tormentata, nulla di coltivato, solo rocce e queste costruzioni di riparo per i posti di guardia
Si intravedono ancora i resti della guerra dei sei giorni, filo spinato e caverne scavate nella roccia
Il panorama, pur essendo duro, scarno, senza vegetazione, ha un suo fascino, i colori molto netti e il cielo di un azzurro molto intenso
Arriviamo all'insegna che indica che stiamo arrivando a Santa Caterina, ma la strada che dobbiamo percorrere è ancora parecchia
I colori si ripetono in una cromia monotona ma sempre più intensa e piena, la voglia di arrivare è tanta
Quando il pulman ci lascia, ancora strada ci aspetta, strada sterrata e faticosa, si affonda in un terriccio sabbioso che appesantisce il cammino
Finalmente si vede comparire il monastero, che pare più una fortificazione, se non fosse per il campanile che si intravede dalle mura alte che lo circondano
Alle spalle del monastero il monte Sinai e ben visibile la croce che indica il luogo dove Mosè ricevette da Dio le Tavole dei Comandamenti
Molti pellegrinaggi partono di notte per arrivare alla spianata del Monte Sinai, ci si arriva per un lungo percorso fatto di scale nella roccia
Il primo Monastero fu edificato, secondo la tradizione,dalla imperatrice Elena, madre di Costantino, ma ebbe molti attacchi dai nomadi del deserto, fin che quasi arrivò ad essere distrutto.
Per proteggere i monaci, l'imperatore Giustiniano costruì quello che è l'attuale monastero, con l'aspetto di una roccaforte e diede ai monaci un rifugio sicuro e protetto, con un Abate che ancora oggi ha giurisdizione sui monaci e sui beduini che vi risiedono a servizio del convento
L'ingresso è un vero cunicolo, passaggio strettissimo che consente di passare a una sola persona alla volta
Il Monastero fu dedicato da Giustiniano alla Madre di Dio,e solo dopo il Mille fu dedicato a Santa Caterina, il cui corpo fu portato dagli Angeli, secondo una leggenda.
Le reliquie di Santa Caterina si trovano in una delle cappelle della chiesa che raccoglie tutte le opere preziose che fanno parte del tesoro del Monastero
Entrando, dopo lo stretto passaggio a disposizione, ci si trova di nuovo a camminare in spazi molto ristretti, quello che si può visitare è molto limitato, e il permesso di fotografare è poco.
Il pozzo di Mosè è all'esterno, tra la chiesa e il campanile, lo spazio è sempre molto limitato, anche in proporzione al numero dei visitatori che si affollano all'interno
Uno dei pochi dipinti che si possono fotografare, Mosè con le tavole della legge, e si prosegue la visita verso la chiesa e il suo Tesoro, passando tra una collezione di icone veramente indescrivibile.
Il campanile suona ogni mattina 33 rintocchi, per ricordare gli anni di vita terrena di Gesù.Come si vede gli spazi non sono molti, un piccolo giardino fra le costruzioni rallegra con i suoi colori
Si arriva intanto al Roveto Ardente, protetto da una recinzione che tiene i pellegrini a distanza. Unico esemplare da sempre, anche se si è cercato inutilmente di trapiantarlo altrove, miracolosamente continua a rappresentare la chiamata del Signore a Mosè che stava pascolando il gregge
Durante il Giubileo dell'anno 2000 il Papa Giovanni Paolo II è arrivato in visita al Monastero e a quella che è la diocesi più piccola del mondo e al Monastero più piccolo del mondo, dedicato alla Madonna
Possono interessarti anche questi articoli :
-
Viaggio in Gran Canaria: cosa vedere
La Gran Canaria è per circonferenza l'isola più grande delle 8 isole dell'arcipelago delle Canarie, situato nell'Oceano Atlantico a 210 km dalla costa... Leggere il seguito
Da Anna Pernice
DIARIO PERSONALE, VIAGGI -
Walt Whitman, il treno e un viaggio negli Stati Uniti del mito
In viaggio negli Stati Uniti con una guida d'eccezione. Walt Whitman, sì, proprio il poeta di Foglie d'erba. Che negli Usa viaggiò, prese appunti... Leggere il seguito
Da Maryandthebooks
LIBRI, VIAGGI -
La Verona di Giulietta
Il Veneto racchiude un’altra bellissima perla nella sua regione, oltre a Venezia, la città degli innamorati per eccellenza: Verona, teatro della struggente... Leggere il seguito
Da Giorgiagarino
VIAGGI -
Riviera Adriatica: vacanze ideali per tutta la famiglia, compresi gli amici a...
Le coste e le spiagge venete e friulane che compongono la Riviera Adriatica sono mete rinomate per tutti quelli che vogliono trascorre le vacanze al mare nel... Leggere il seguito
Da Nonsoloturisti
VIAGGI -
Ceres a supporto del Gay Pride di Roma
Siamo nel 2015 ma purtroppo ci sono ancora molte discriminazioni nei confronti dei gay. Oggi a Roma si sta svolgendo il Gay Pride, la parata che dal 1994 vede... Leggere il seguito
Da Anna Pernice
DIARIO PERSONALE, VIAGGI -
Quella complessa paura della morte.
Verbania, Museo del Paesaggio, collezione Cefis ex-voto. Tavoletta riguardante un miracolo del ritorno alla vita avvenuto in località Ornavasso (VB). Leggere il seguito
Da Il Viaggiatore Ignorante
VIAGGI