Come ogni anno, ormai dal 2007, torna l’Ora della Terra (Earth Hour), e questa volta in concomitanza con l’Anno Internazionale della Luce e con l’ora legale. In tutto il mondo, infatti, sabato 28 marzo, dalle 20:30 alle 21:30 (ora locale per ogni paese aderente), le più grandi città del mondo, comprese moltissime città italiane, spegneranno tutte le luci in nome del cambiamento climatico e in salvaguardia dell’ambiente. Per un’ora al buio i grandi monumenti, simbolo della nostra cultura e storia, sedi istituzionali, uffici, negozi, case private e imprese. Centinaia gli eventi e le iniziative in tutto il mondo e oltre 2 miliardi di persone coinvolte.
Come detto, quest’anno l’iniziativa del WWF è supportata anche dall’Anno Internazionale della Luce. La prima edizione risale al 2007 quando Sidney (in Australia) e i suoi 2,2 milioni di abitanti spensero per la prima volta le loro luci. Da quella data, l’Ora della Terra è stata celebrata ogni anno: pensate che nel 2014 sono state spente luci in 7000 città in 163 Paesi del mondo. Il tutto per lanciare un appello pacifico ma determinato a tutti i governi del mondo per fare di più per salvaguardare il nostro pianeta, che come sappiamo è sempre più inquinato e in pericolo (noi compresi).
Il movimento di attivisti dell’Ora della Terra è cresciuto sempre più, lavorando con cittadini, politici e imprenditori di tutto il mondo. Il 2015 è un anno critico per il cambiamento climatico, perché i governi dovranno prendere un’importante decisione sul futuro del clima del nostro pianeta. Dovranno arrivare, infatti, a un accordo efficace durante il Summit sul Clima che si terrà a dicembre a Parigi. E l’Ora della Terra sarà un momento per ribadire la volontà di tutti i popoli di essere sempre più attivi e di poter fare la differenza. Basta spegnere una lampadina!
«L’Anno della Luce non poteva non sostenere l’iniziativa, ponendo l’accento su come la luce può aiutare lo sviluppo sostenibile: l’interruttore della luce, qualcosa che tocchiamo decine di volte al giorno tutti i giorni, può essere la scintilla per un futuro migliore», ha detto Sudhanshu Sarronwala, presidente del Consiglio d’Amministrazione di Earth Hour Global.
John Dudley, presidente del Comitato Direttivo IYL 2015, ha aggiunto: «L’illuminazione artificiale è essenziale per la società moderna, ma dobbiamo essere sempe più consapevoli di come gran parte della nostra luce sprechi energia e inquini la bellezza del cielo notturno. Promuoviamo l’alta efficienza energetica e soluzioni di illuminazione intelligente in modo che la luce venga utilizzata solo quando e dove è necessario. Questo è uno degli obiettivi dell’Anno Internazionale della Luce, e siamo lieti di dare il nostro pieno sostegno all’Ora della Terra spegnendo le luci per garantire un futuro migliore per tutti noi».
L’adesione della ISS – L’invito a partecipare all’Ora della Terra quest’anno è arrivato anche nello spazio. Samantha Cristoforetti ha postato una foto sul suo profilo Twitter lanciando dalla Stazione Spaziale Internazionale il suo messaggio: “Change climate change”.
Gli eventi in Italia – Anche l’Italia partecipa all’iniziativa del WWF e saranno 300 gli appuntamenti previsti con il patrocinio dall’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica. Molte le città coinvolte, tante oasi del WWF che spegneranno le luci e molte le aree costiere e portuali che resteranno al buio per un’ora: Palazzo Marina a Roma, l’Arsenale e la Scuola Navale Militare F. Morosini a Venezia, le Basi Navali e le navi ormeggiate a La Spezia, Taranto, Brindisi e Augusta e l’Accademia Navale a Livorno. Tra le grandi città coinvolte Milano, dove si spegnerà il Castello Sforzesco, Torino che aderirà la con la Mole Antonelliana e la Chiesa della Gran Madre di Dio, Venezia anche con Piazza San Marco, Bologna con Palazzo d’Accursio, Firenze con Ponte Vecchio, Palazzo Vecchio e la statua del David, Roma con la Basilica di San Pietro, il Colosseo, Piazza del Campidoglio e quest’anno anche con l’Ambasciata d’Austria, Napoli con il Maschio Angioino e Piazza del Plebiscito, Palermo con il Teatro Politeama, il Teatro Massimo e Piazza Pretoria.
Tra gli altri monumenti ricordiamo l’Arena di Verona, la Rocca della Madonna di Tropea, la Torre e Piazza dei Miracoli a Pisa, Piazza del Campo a Siena, Piazza san Giovanni a Matera, la Valle dei Templi ad Agrigento, oltre che torri, castelli medioevali e monumenti dell’antichità come il Castello Svevo di Cosenza, il Castello Aragonese di Taranto, l’Arco normanno di Mazzara del Vallo, la Rocca Malatestiana di Verucchio, le Mura del Castello di Monteriggioni, l’Arco di Augusto, il Ponte di Tiberio e il Tempio Malatestiano a Rimini.
Sui social si può seguire e condividere l’evento con gli hashtag #YourPower #EarthHour2015 #OradellaTerra
LO SPOT DI EARTH HOUR
Ora legale – Quest’anno l’Ora della Terra coincide con l’arrivo dell’ora legale. Nella notte tra sabato 28 e domenica 29 marzo allo scattare delle 2 del mattino di domenica dovremo spostare le lancette dell’orologio in avanti di un’ora. Potremo dormire un’ora in meno, ma sfrutteremo la luce un’ora di più. L’ora legale durerà fino al 25 ottobre 2015 quando alle 3.00 dovremo spostare le lancette indietro di un’ora per l’ora solare.
Fonte: Media INAF | Scritto da Eleonora Ferroni