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Questo spazio permette al sito di continuare ad offrire in modo gratuito tutti i suoi contenuti!La fiaba
Lunedì 02 Marzo 2015 19:21 Scritto da Michela Negri
Un giorno il piccolo Martino mentre era intento a costruire un castello di sabbia si accorse che sulla sabbia giaceva una piccola conchiglia.
Martino ne rimase abbagliato era la conchiglia piu' bella che avesse mai visto, il guscio di madreperla liscio rifletteva i raggi caldi del sole risplendendo di mille colori diversi.
Il piccolo decise di portarsela a casa ma prima di mettersela in tasca si accorse con stupore e un lieve spavento che la conchiglia inizio' a muoversi;ne uscirono prima timidamente 4 piccole zampette seguite da 2 chele di colore verde ed infine comparvero 2 minuscoli occhietti.
D'istinto Martino impaurito gettò a terra la conchiglia ed il suo inatteso abitante, ma poi vedendolo in difficoltà e capendo che era indifeso lo riaccolse nella piccola mano.
Quell'aria simpatica ed intelligente conquistarono subito il piccolo bimbo che decise che quel piccolo esserino sarebbe diventato suo amico.
Martino tornato a casa corse dal nonno mostrandogli il suo nuovo amico, ed insieme costruirono un acquario che potesse ospitarlo.
Soddisfatto del lavoro eseguito dal nonno Martino aggiunse alcune rocce, della sabbia ed alcuni sassi colorati trovati in spiaggia.
Martino passava intere giornate ad osservare il piccolo amico, a cui aveva anche dato un nome "Rosario" , lo guardava scalare le rocce, scavare nella sabbia e spostare i sassolini...lui gliene dava di nuovi, coloratissimi, e Rosario li metteva insieme formando sempre nuovi disegni.
I giorni passavano e Martino era felice di poter condividere le giornate con il suo piccolo nuovo amico ma ben presto si accorse che Rosario non gli sembrava felice quanto lui.
Il piccolo paguro era cresciuto e la sua conchiglia gli iniziava ad andar stretta, così martino l'aveva sostituita prontamente con una nuova e più grande ma non bella e lucente quanto la sua, gli dava sempre buon cibo e nuovi sassi colorati ma questo non sembrava più far contento il piccolo amico.
Una domenica mattina Martino decise di andare a rifar visita al vecchio nonno che ne fù entusiasta;ma Martino era li per fargli una domanda.
Mostrandogli il piccolo amico gli chiese:
Il nonno lo guardò per un po' e poi rispose all'amato nipote:
Martino rimase un po' scosso dalle parole del nonno e riuscì solo a pronunciare singhiozzando una risposta:
Il nonno accarezzò teneramente la testa del nipotino, nello sguardo un amorevole rimprovero ma confidava nella bontà del suo piccolo nipote e sapeva in cuor suo che Martino già aveva intuito cosa gli avrebbe risposto.
Poi guardando il piccolo paguro disse :
La sera stessa prima del tramonto quando il mare iniziava a colorarsi di arancione e le nuvole si specchiavano rosa nell'acqua il nonno ed il piccolo Martino si recarono in spiaggia;Martino tenne in mano Rosario, se lo portò davanti al viso e gli giurò che sarebbero stati amici per sempre;poi posò l'amico sulla sabbia tiepida e lo incoraggiò verso il mare.
Il piccolo Paguro corse in acqua ma prima di sparire si girò e guardò per l'ultima volta il bambino.
Il bimbo tornò a casa e pianse disperato per giorni per la mancanza del suo piccolo amico che ormai reputava perduto, aveva anche smesso di andare a giocare in spiaggia fino a che una mattina il nonno bussò forte alla sua porta invitandolo a seguirlo velocemente in spiaggia.
Arrivati il piccolo trovò il suo amico Rosario su uno scoglio scuro a filo dell'acqua;la sua conchiglia era luminosa, splendeva con sfumature azzurre e arancio, aveva anche dei piccoli coralli rosa che la ornavano come fossero pietre preziose.
Era proprio lui e Martino era meravigliato ed infinitamente felice di rivederlo. Guardando meglio si accorse che sullo scoglio il piccolo paguro non era solo; insieme a Rosario c'erano altri piccoli paguri tutti con una conchiglia di colore diverso; lo scoglio nero era costellato di piccole conchigliette coloratissime e splendenti e ciascuno portava su dal fondale tantissimi sassolini colorati aiutando Rosario ad ammassarli sullo scoglio.
Martino si gettò in acqua ed andò subito ad aiutarli, era felice come non mai.
Ora giocavano insieme, entrambi nel loro mondo, entrambi felici.