via intimateweddings
Ultimamente ho una nuova (collezionabile, ahimè) mania: la porcellana.
Sogno servizi scompagnati ma molto retrò in cui mangiare ogni giorno ed infinite tazze da tè per passare i pomeriggi invernali con le amiche a votare la tisana perfetta.Proprio al culmine di questa mia nuova fase monomaniacale ecco giungere l'invito alla mostra "Il mondo in una tazza". Potevo resistere?
Così mi sono catapultata a Palazzo Madama Torino - sede della mostra - dove tra signori elegantissimi e molto competenti ho scoperto un sacco di cose interessanti:
La tazza è nata dall'esigenza di sorbire le nuove bevande introdotte dall'Oriente e dal Nuovo Mondo (tè, caffè e cioccolata), per realizzarle cosa poteva essere meglio di un materiale prezioso e ricercato come la porcellana?
Nei primi tempi queste esotiche bevande si bevevano rigorosamente in porcellane bianche provenienti dalla Cina e dal Giappone, poi le manifatture europee (e torinesi, come la Real Fabbrica delle Porcellane di Vinovo) apprendono la lavorazione della porcellana
sbizzarrendosi in nuove forme, colori e decori: motivi orientali, naturali, paesaggi, scene mitologiche, fino a pezzi di bravura come effetti traslucidi e trasparenze.
Cameriere, c'è un insetto nella tazza!
Nel Seicento, incisioni paesaggistiche tedesche e olandesi
venivano riprodotte con certosina pazienza su tazze e piattini.
tazza traslucida "effetto pizzo" della manifattura Du Paquier.
questa è la mia preferita.
un set da colazione con bicchiere per l'acqua, tazza da cioccolata e vassoio a conchiglia per i biscotti.
Chi non vorrebbe iniziare la giornata così?
Il mondo in una tazza
Storie di porcellana
Palazzo Madama Torino
30 gennaio - 19 aprile 2015