Già. I fans dei Maya devono essere rimasti parecchio delusi dalla dura realtà: il mondo è ancora in piedi, vivo e vegeto. Nessun brillamento solare, nessuna tempesta magnetica, nessuna pioggia di meteoriti o tsunami. Niente di niente. Il mondo continua ad andare avanti con le sue sporche guerre, le sue dittature, i suoi inquinamenti, le sue crisi finanziarie, i suoi odi religiosi e i suoi smartphone.
Ma per l’Italia la “fine” è solo rimandata a fine febbraio quando ci saranno le consultazioni elettorali politiche. Allora sì che gli italiani dovranno iniziare a tremare, perché – se tutto va male e non va come dovrebbe – avremo la sinistra o un’aberrazione di alleanze sinistra-centro montiano che proverà a (s)governarci per i prossimi cinque anni, terminando l’opera iniziata da Monti tecnico: la demolizione del paese in nome e per conto dell’euro.
Dunque prepariamoci al peggio. Per noi i Maya hanno predetto bene, anche se hanno sbagliato di qualche mesetto. Seppure, a pensarci bene, forse neanche. Perché effettivamente Monti si è dimesso ieri sera, 21 dicembre 2012, e dunque coincidendo le sue dimissioni con la fine di questa legislatura, posso affermare che forse gli antichi abitanti del continente americano non avevano errato, se non nell’oggetto della “fine” che non è il mondo, ma la nazione italiana. Siamo davanti al baratro e le alternative sono davvero poche, con una destra che pare sorda alle richieste disperate della base, che chiede un grande partito nazionalpopolare, pulito, coerente e onesto, che difenda l’identità e i valori dell’italianità in Europa e nel mondo. Che difenda il nostro paese dalla sinistra sfascista e dai poteri forti che si accingono a prendere possesso di Palazzo Chigi.