“Molliamo tutto e partiamo.”
“See… magari!”
“No, dico sul serio, molliamo tutto e partiamo!”
E fu così che iniziò la nostra lunga avventura in barca a vela.
Graziella, italiana, Louis-Henri, delle Antille Francesi, siamo partiti da Barcellona il 4 dicembre del 2011 per navigare sulle onde del Mediterraneo durante tutto il 2012, e poi … poi si vedrà.
La nostra prima tappa è stata la Sardegna, Cagliari. Siamo arrivati al porto dopo tre giorni e tre notti di viaggio. La città ci ha accolti con il sole, il cielo azzurro, un po’ di umidità notturna e una vivace fiera di Natale che profumava di formaggio pecorino, salsiccia secca, bottarga, pane carasau ed altre delizie della zona. Dal porto ci godevamo una splendida vista sul centro storico della città’. Le case e le mura si arrampicano sulla collina e con le prime luci del mattino brillano come in una foto antica color seppia.
Abbiamo lasciato il porto di Cagliari la prima settimana di febbraio, quando tutta l’Italia tremava di freddo e sognava sepolta dalla neve. Arrivati a Capo Carbonara (punta sud ovest della Sardegna), eravamo ad un bivio: potevamo andarcene in Sicilia o risalire la costa orientale della Sardegna, su fino alle Bocche di Bonifacio. Il vento ha deciso per noi, come sempre d’altronde. E così ci siamo ritrovati ad accarezzare con lo sguardo la costa sarda, ammaliati dal profilo di terra rossa e cespugli verdi delle montagne del sud che si addomestica in pinete ordinate, spiagge bianche e rocce rosa lì dove inizia la Costa Smeralda. Una, due notti al massimo nella stessa cala, scendevamo in spiaggia con il gommone per una passeggiata, noi solo noi fra tante ville silenziose in attesa dell’estate per riprendere vita. Al mattino, tiravamo su l’ancora e di nuovo via con il vento. E così su fino all’arcipelago della Maddalena. E’ stato un mese magico.
Partiti da Mazara del Vallo, a marzo abbiamo circumnavigato quasi tutta la Sicilia. C’era bel tempo e le temperature erano già miti, un clima perfetto per visitare i paesi costieri e le tante bellezze archeologiche di questa fantastica regione. E sì, ce la siamo proprio goduta la Sicilia in primavera! Segesta, la Riserva Naturale dello Zingaro, nella punta nord est, San Vito lo Capo, forse il più suggestivo dei paesini della riserva.
Dopo aver attraversato lo stretto di Messina, siamo approdati nella baia di Taormina, non potevamo certo perderci questo gioiello. Eravamo ormeggiati lì da poche ore quando un boato ha vibrato nell’aria. Era un’eruzione dell’Etna! Ragazzi, che spettacolo vederla dal mare. Qualche giorno più tardi, da Catania, abbiamo preso un autobus che ci ha portato fin sull’Etna.
Dopo una breve ma molto apprezzata sosta nel Salento, a maggio abbiamo raggiunto le coste del Montenegro. Questo Paese ci ha piacevolmente sorpresi: la gente è accogliente, la costa offre panorami mozzafiato e già solo la baia di Boka Kotorska giustifica ampiamente tutto il viaggio. Un posto davvero spettacolare.
A fine maggio ci siamo spostati in Croazia. Volevamo trascorrere tutta l’estate qui però l’atmosfera del Paese non ci è piaciuta – questione di feeling! – così a metà giugno eravamo già in navigazione verso sud, verso la Grecia. Abbiamo avuto comunque il tempo di visitare Dubrovnik, qualche isola un po’ più al nord e di scattare delle bellissime foto.
E così a giugno siamo arrivati in Grecia. Abbiamo navigato nelle isole Ionie, poi lungo la costa del Peloponneso, la paradisiaca isola di Elafonisos, Monemvasia, Poros, Atene, Skyros e tantissime altre.
Dopo circa 3 settimane eravamo ancora nelle Sporadi settentrionali. Questo arcipelago ci ha conquistati e così ci siamo fermando qui molto più del previsto. Le prossime tappe? La Grecia interna – abbiamo visto foto fantastiche del nord – e poi c’è Istanbul, a pochi giorni di navigazione… Veniteci a trovare! Scriveteci!