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Il monumento del re Mida

Creato il 19 agosto 2011 da Istanbulavrupa

Il monumento del re MidaDa quando vivo qui, mi sto sempre più rendendo conto di quanto l’Anatolia sia al centro del nostro immaginario collettivo “occidentale” e “classico”. Leggevo qualche settimana fa di progetti per rinnovare il museo di Gordion: il nodo gordiano di Alessandro il grande, la capitale della Frigia, re Mida. La Frigia e il re Mida erano però per me suggestioni lontane, appartenenti alla leggenda e alla mitologia più che alla storia. Adesso è tutto diverso: quei luoghi dai contorni incerti li ho localizzati e so di poterli raggiungere senza troppa difficoltà. Leggevo ieri che ci sono problemi per la preservazione di alcuni templi frigi – da 20 anni candidati alla Lista del patrimonio dell’umanità dell’Unesco – in una vallata sacra nei pressi di Gordion e della città moderna di Eskişehir, al centro dell’Anatolia (ma col treno veloce da Istanbul credo ci svogliamo tre ore e poco più al massimo): quello più grande, fatto costruire a quanto si dice dal re Mida in persona, è una facciata alta 17 metri che chiude una cavità nella roccia, le cui iscrizioni nella lingua dei frigi (indo-europea) non sono mai state decifrate. Ma siamo davvero sicuri che, solo perché qui le preghiere si dicono prevalentemente in una moschea e non in una chiesa, che la Turchia non c’entri niente con l’Europa?

 



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