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Il moralista

Creato il 28 novembre 2010 da Robydick
Il moralista1959, Giorgio Bianchi.
Dalla pagina wiki dedicata all'on. agostino greggi si legge: "Agli inizi della sua carriera politica, nel 1957, l'On. Greggi fu Avvocato di parte civile in una celebre causa intentata a Roma contro un manifesto in abiti succinti di Brigitte Bardot, protagonista del film distribuito in Italia col titolo "Miss Spogliarello", sulla base di una petizione firmata da circa ventimila persone. Fu verosimilmente da questo episodio che trassero ispirazione gli sceneggiatori de Il moralista, film satirico del 1959. Anche se, a differenza del protagonista "Agostino" (un memorabile Alberto Sordi), l'On. Greggi non venne mai coinvolto in scandali di alcun tipo."
Questo "onorevole", plurilaureato e iperattivo, era la punta di diamante del moralismo cattolico applicato alla politica italiana. Bene fecero a chiamare Agostino, fuor di metafora, il personaggio di Sordi, Segretario Generale di una fantasiosa società, la OIMP: organizzazione internazionale moralità pubblica. L'on. greggi, pare, fu ufficialmente irreprensibile, mentre l'Agostino della OIMP è un personaggio che si rivelerà agli antipodi della veste ufficiale: fa chiudere locali a furor di firme di "madri di famiglia" e censurare locandine solo per un ombelico in mostra, poi lui invece, con quella copertura... e non che chi gli sta intorno e lo fomenta gli sia completamente indegno, anzi!
Film non proprio fenomenale per regia e struttura narrativa, pare quasi ad episodi. Certamente coraggioso ed in forte polemica coi suoi tempi, anche solo per questo merita attenzione. Ci sono poi delle interpretazioni strepitose di Alberto Sordi come Agostino e di Franca Valeri, figlia modernamente disinibita cresciuta in Inghilterra del presidente della OIMP, interpretato da Vittorio De Sica.
Un copione che conosciamo bene, ancora oggi. Politici che ti organizzano il family day e poi vanno a mignotte mane e sera, oppure mollano le mogli carampanate per soubrette giovani e procaci, ed oggi lo fanno spudoratamente, sotto gli occhi di tutti. Una volta perlomeno la faccia cercavano di salvarla, ed "ufficialmente" nessuno o quasi veniva beccato, ma va be', che sto a raccontare...
Intendiamoci, non è indecente andare a mignotte o abbandonare la carampana, non mi metto certo io a fare Il Moralista! L'indecenza sta nel sentirti far la predica, nel subire persino leggi dello stato impostate con criteri catto-catechistici, da gente del genere. E' sempre stato così, e sempre lo sarà, ed il film fa bene ad infierire su un personaggio come quello, anche esagerando: chi fa il moralista è di per se stesso una persona insana, con vizi, tic nervosi, tabù e complessi personali, un miserabile che sente il bisogno di condannare gli altri per la propria condanna. Non m'interessa se il greggi sia stata o meno persona integerrima, non è un valore che ammiro, ma so cosa ha fatto ufficialmente, ed è quindi tra le persone che mi fanno schifo. Fanno ancora più schifo perché in nome di Gesù si comportano al contrario di lui, che invece da ladri, puttane e gente che i "greggi" in giro definiscono immorale, ci andava a parlare, non li condannava né perseguitava. Gesù ha condannato all'inferno solo i ricchi, e basta, forse perché la ricchezza di qualcuno, anche la più "onesta", è ai suoi occhi una colpa se c'è anche un solo povero che la deve bilanciare.
I moralisti all'inferno ce li mando io.

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