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Il mostro è in famiglia…

Creato il 03 gennaio 2012 da Marvigar4

child maltreatment

abuse-study-chart-2009

  A leggere il rapporto pubblicato dalla The United States Department of Health and Human Services (http://www.acf.hhs.gov/programs/cb/pubs/cm09/cm09.pdf), che riguarda gli abusi sull’infanzia perpetrati negli Stati Uniti nell’anno 2009 sulla base di 716.303 casi, si ha la conferma che la stragrande maggioranza degli atti di violenza avviene tra le mura domestiche (quasi il 90% dei casi) e ha come principali imputati i genitori… basta guardare la tabella riportata sopra e convincersi finalmente che il babau è soprattutto la madre (37,7 % da sola, 18% con il padre, 5,5% con altri), seguita dal padre (18,6% da solo, 0,9% con altri). Un analogo studio canadese (http://www.phac-aspc.gc.ca/publicat/cisfr-ecirf/pdf/cis_e.pdf), risalente al 1998 e basato su 7672 casi, fa il coro al rapporto americano (cfr. pag. 49) e smentisce tutti coloro che continuano ad agitare lo spauracchio di Internet o di chissà quali mostri extra-domestici. Insomma, il famigerato “laboratorio di amore” [1], di cui parlava Karol Wojtyla nei suoi discorsi, non esiste, o perlomeno è ridotto a ben poca cosa. Se si facesse uno studio nei paesi europei (ma non solo) temo che il risultato non si discosterebbe di molto da quello che abbiamo visto sopra. Il mito della famiglia “normale” è duro a morire, forse perché fa ancora comodo ai soliti gruppi di potere che gestiscono direttamente o indirettamente la vita sociale, politica ed economica della popolazione. Degli abusi, delle violenze fisiche e psicologiche che i bambini ricevono in casa si continua a non parlare abbastanza, è preferibile andare a fare la solita caccia alle streghe fuori per non ammettere la verità. Credo proprio che voltarsi dall’altra parte e ostinarsi a non considerare dov’è la vera radice del male equivalga ad una complicità e/o connivenza. Insieme ai familiari aguzzini è ugualmente responsabile colui che tace o finge…

mvg

[1] “La famiglia, grande laboratorio di amore, è la prima scuola, anzi, una scuola permanente, in cui l’educazione all’amore avviene non con aride nozioni, ma con la forza incisiva dell’esperienza. Possa ogni famiglia riscoprire veramente la propria vocazione all’amore! Amore che è rispetto assoluto del disegno di Dio, amore che è scelta e dono reciproco di sé all’interno del nucleo familiare”.

GIOVANNI PAOLO II, Angelus Domini 13 febbraio 1994



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