Il MotorShow rischierà di chiudere? Mai è poi mai.

Da Pierumberto @Pierumberto

Luca di Montezemolo preso di mezzo per il suo interessamento politico intrecciato con le sorti del MotorShow. Che ci azzecca dice Di Pietro? Si parla di crisi dell’auto e di un abbattimento dei costi. Non si parla mai delle case automobilistiche che fanno ancora molti utili di questi tempi : prime fra tutte i Gruppi tedeschi che hanno investito a piene mani e che producono e vendono nell’area asiatica a più non posso; quindi crisi SÌ dell’auto ma crisi gaussiana. Fra poco la tendenza sarà invertita. Quindi il MotorShow ci sarà ed esisterà, vuoi un po’ stretto, vuoi un po’ più largo, tirato di qua, tirato di là ma proseguirà. Il gruppo di Giada Michetti è coeso (in cattivo italiano ndr) cioè flessibile, resistente e robusto. È poi l’auto non va in pensione ma è in face-lifting e nulla più.
I grandi managers francesi e tedeschi che hanno formato noi nelle precedenti esperienze ci hanno insegnato che gli investimenti nei momenti di crisi sono quelli che producono i migliori risultati. Non inventiamo nulla.
Da Dagospia di oggi 22 novembre 2012: “Adesso il MotorShow rischia di chiudere e il grido di dolore è arrivato da una donna che i francesi di Gl Events hanno insediato sulla poltrona di amministratore delegato. Si chiama Giada Michetti, 56 anni, un’esperienza in Alitalia come assistente di volo e dentro il mondo torinese dove ha seguito il Salone internazionale dell’automobile.
Luchino la conosce bene e sa che a 12 anni girava in motorino per le vie di Roma, a 16 guidava una Honda e continua a portare i jeans con la disinvoltura di un’atleta di pallavolo, lo sport dove ha brillato nella Nazionale.
“Il MotorShow è vicino al capolinea”, così ha detto ieri Giada provocando una fitta al cuore di Montezemolo. La crisi del mercato è sotto gli occhi di tutti e sarà difficile raggiungere l’obiettivo dei 500mila visitatori dell’ultima edizione. Molte case automobilistiche tra cui Range Rover, Jaguar, Huynday hanno dato forfait, mentre la Fiat, memore di vecchi rapporti di Giada Michetti con il mondo torinese, ha assicurato la sua presenza “. È meno male.

Questo dice Giada: “Buongiorno a tutti e grazie per essere qui oggi.
Sono felice di presentare quello che per noi è un grande successo, ovvero la 35^ edizione del Motor Show di Bologna. E consentitemi di dire che, secondo noi, realizzare quest’anno un Motor Show premium inserito nel calendario Oica è un notevole risultato anche per il mercato automobilistico italiano e per il Paese che conserva una grande esposizione motoristica internazionale.
La profonda crisi che ha colpito il mercato mondiale dell’automobile ha dimostrato che nessun paese della terra intende rinunciare all’industria delle quattro ruote.
Il settore automotive occupa direttamente 5 milioni di persone sul pianeta, che con l’indotto arrivano a 50 milioni. Negli Stati Uniti il gettito fiscale della motorizzazione è di 400 miliardi di dollari. In Italia è di 70 miliardi di euro. Non esiste una stima a livello mondiale, ma la cifra è sicuramente straordinaria”.
Ed ancora la Michetti: “Vorrei concludere ricordando come, in occasione della presentazione del Motor Show 2008, aprimmo la conferenza stampa con una frase che recitava: “l’auto deve cambiare, oppure è destinata a morire” e continuammo dicendo “Dopo l’auto ci sarà ancora l’auto. Ma non sarà più la stessa che tutti conosciamo”.
Nulla sarà più come prima, tutto è cambiato e ancora cambierà, ma non necessariamente in peggio se vi sarà un grande impegno per reagire alla crisi con la volontà di costruire un futuro migliore così come sta facendo tutta l’industria automotive”. Parole sante e sacrosante.

Pierumberto Angeli

Foto da Wikimedia Commons – Google
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