Sono spesso, spessissimo, molto critico col Movimento 5 Stelle per molteplici motivi ma anche perché reputo abbia un potenziale estremamente positivo che viene purtroppo inficiato e strumentalizzato da Grillo e i suoi propositi fondamentalmente pericolosi. Ma l’impulso positivo c’è ed è grande. Lo vediamo nelle iniziative che gli attivisti prendono localmente e che non possono non essere apprezzate.
Il Movimento 5 Stelle di Montegranaro il 19 marzo scorso ha protocollato presso il Comune “una richiesta all’amministrazione comunale per far si che la nostra cittadina divenga un po’ più sensibile sul valore dell’acqua come bene inalienabile, comune e chiaramente fuori dalle politiche economiche private”.
La proposta si articola nei seguenti 7 punti:
1 – Nessuno deve essere privato dell’accesso all’acqua. Nessuno ha il diritto di appropriarsene e di farne oggetto di scambio lucrativo;
2 – L’acqua appartiene all’economia dei beni comuni, non all’economia privata. Bisogna garantire a tutti l’accesso alla sua fruizione;
3- Il comune si impegna come promotore e garante di una nuova politica dell’acqua e che quest’ultima, oggi come domani, non sia causa di ineguaglianze sociali;
4-I cittadini devono assumere tutti i costi di raccolta, produzione, deposito, distribuzione, uso, conservazione e riciclo come costi sociali comuni. Il prezzo di utilizzo deve essere sottomesso alla quantità utilizzata ma ogni eccesso spregiudicato dell’uso deve essere considerato illegale. E’ il comune che deve vigilare per un uso ragionevole e limitato;
5- Non devono essere intaccate le scorte idriche di acqua dolce come i bacini sotterranei, dei fiumi, i laghi;
6- Il cittadino deve conoscere la sua risorsa idrica e essere posizionato al centro della sfera decisionale su di essa;
7- Deve essere il comune ad operare come promotore e garante di una organizzazione del governo dell’acqua.
Credo che sia una richiesta del tutto condivisibile a cui va aggiunta la richiesta di rendere noti al cittadino i dati relativi alla purezza dell’acqua potabile distribuita tramite la rete idrica, informazione da fornire anche tramite l’invio di posta tradizionale. Nulla, infatti, potrebbe convincere maggiormente il cittadino della conoscenza effettiva della qualità dell’acqua disponibile in casa, informazione oggi non facilmente disponibile. Mi auguro che la proposta del Movimento 5 Stelle, questa proposta, venga accolta convintamente.
Luca Craia