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Il Movimento 5 stelle sull’Arvedi: “Le uniche rilevazioni di diossina affidate a un ente terzo evidenziano quantità significative (0,16)

Creato il 22 giugno 2012 da Cremonademocratica @paolozignani

Interessante, frizzante, documentato volantino del movimento cinque stelle, che contesta severamente quell’affermazione del direttore dell’Arpa di Cremona “Paolo Beati”: “Parlare di diossina è criminale”. Si tratta naturalmente del caso Arvedi. Il volantino elenca alcuni fati di fatto e in un altro documento (qui sotto) avanza interessanti proposte. Ricorda che nel 2008 “la Regione Lombardia (l’Illegittimo Forminchioni) graziosamente esentò con un decreto ad hoc il più che raddoppio dell’acciaieria dalla Valutazione d’impatto ambientale. Un’acciaieria che si è ampliata fino ad invadere letteralmente il cortile di alcune case di Spinadesco. La Provincia (giunta Giuseppe Torchio, Pdmenoelle), invece di ricorrere al Tar e opporsi al decreto regionale, si è opposta ai cittadini che il ricorso l’hanno fatto vincendolo. Nel frattempo aree agricole con un tratto di penna sono diventate industriali e al posto dei campo è sorta anche una zincheria, sempre senza alcuna Via. Il Tar ha poi dato ragione ai cittadini: la Regione allora ha emanato un decreto-fotocopia del primo e la Provincia ha cucito interno ad Arvedi un’Autorizzazione integrata ambientale su misura con la quale il più che raddoppio è stato portato a termine. Ora i cittadini aspettano che il Consiglio di Stato si pronunci su questo secondo decreto regionale, che il Tar ha ‘promosso’. Colpito da tanta sollecitudine, il re dell’acciaio cremonese ha donato nel novembre 2007 300mila euro all’allora Forza Italia e al Pd e all’Espresso del 13 marzo 2008 annunciava finanziarli entrambi per essere equidistante. E infatti sono entrambi equidistanti dai cittadini i quali sono preoccupati.

Il volantino ricorda anche il “bosco-filtro per finta, i pannelli anti-rumore inutili, gli strumenti di monitoraggio non funzionanti o affidati allo stesso Arvedi. Il movimento ricorda anche che le vantate soluzioni viabilistiche in grado di mitigare il traffico di centinaia di camion al giorno sono rimaste sulla carta. Poi “i cittadini di Cavatigozzi e Spinadesco e Cremona ora hanno appreso che le rilevazioni di diossina presso l’acciaieria Arvedi non le effettua l’Arpa o un ente terzo ma la stessa Arvedi in regime di autocontrollo. Curiosamente, secondo l’Arpa, le uniche rilevazioni affidate a una società esterna, quelle del 2009 (richieste dalla giunta Torchio, ndr), sono le uniche che evidenziano quantita significative di diossina (0,16 ng [miliardesimi di grammo] per metro cubo). Le rilevazioni di diossina non avvengono in continuo ma due volte l’anno. E gli altri 363 giorni? Le rilevazioni riguardano poi solo le emissioni aeree (l’Arpa scrive che “l’azienda ha dichiarato difficoltà di carattere tecnico derivanti dalla dimensione dei camini dei forni e dalle portate degli effluenti gassosi…”) e non nel terreno”. Le ricadute di diossina sul terreno non si misurano, anche se gli strumenti per farlo ci sono e c’è un precedente di misurazioni del genere nel Delta del Po.

Qui sotto le richieste del movimento cinque stelle in un volantino.

Il Movimento 5 stelle sull’Arvedi: “Le uniche rilevazioni di diossina affidate a un ente terzo evidenziano quantità significative (0,16)

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