Guardando la nuova campagna di comunicazione integrata di GDF Suez (leader mondiale dell’energia presente sull’intera filiera produttiva e distributiva in circa 70 nazioni nel mondo), non possiamo non pensare che l’Italia è pur sempre il paese dove prevale “la logica del buon padre di famiglia”. Anche nei messaggi pubblicitari.
In tempo di crisi poi, i budget a disposizione delle agenzie di pubblicità si sono notevolmente ridotti e lo sforzo creativo – e la ricerca di nuovi messaggi – evidentemente ne risentono.
Secondo gli ideatori della campagna dobbiamo stare tranquilli; seduti in un bel prato verde, con delle pale eoliche mosse dal vento e soprattutto non dobbiamo più pensare a nulla. Abbiamo trovato sul nostro cammino chi, finalmente, non ci farà forse spendere di meno ma sicuramente ci semplificherà la vita. E stiamo parlando di tariffe elettriche e di quello che dovrebbe essere, almeno sulla carta, il nuovo mercato libero dell’energia.
Energia 3.0, la nuova offerta di GDF Suez, offre infatti la completa digitalizzazione della relazione con il cliente nella gestione delle forniture di gas ed elettricità. Attraverso il sito energiatrepuntozero.it, consultabile in ogni momento dal proprio smartphone, tablet o pc, si può tenere sotto controllo la propria spesa grazie ad una rata fissa, senza maxi conguaglio e con un’unica fattura online.
Dopo le proposte di Sorgenia, Enel ed Edison ecco che a salvarci dal tormentone della bolletta arrivano anche i francesi di GDF Suez. E con loro, “l’eco padre”, quell’immagine rassicurante che non può mancare in ogni spot che si rispetti. E come nella migliore tradizione di casa nostra il padre è pure un bel pasticcione: prova a soffiare in un phon per produrre energia alternativa e pulita.
Una domanda però mi sorge spontanea. Perché i creativi anziché dipingere sempre una famiglia che risolve tutti i suoi problemi grazie a un click (o a una nuova offerta commerciale) non usa un altro escamotage per pubblicizzare un marchio o un prodotto? In tempi di crisi il buon padre di famiglia deve fare i conti ogni mese con il caro bolletta (e in Italia l’energia la paghiamo tra il 40% e il 60% in più del resto d’Europa) e la semplificazione non è forse il messaggio più opportuno. L’eco padre di cui lo spot parla è semplicemente chi oggi non può permettersi di sprecare energia perché costa troppo e quindi non ha bisogno di offerte commerciali strabilianti ma semplicemente di un mercato dove, grazie alla vera concorrenza, i prezzi scendono. O perlomeno non crescono perché finalmente smettiamo di importare l’energia dall’estero. Ad esempio, dai vicini francesi come GDF Suez, a cui costa meno perchè producono anche da fonti nucleari.