Il che però non vuol dire che sia incomprensibile, tutto dipende da chi la usa nello spiegare e raccontare quello che ci circonda o l’evoluzione della nostra conoscenza, del nostro sapere. E’ il pregio dell’opera di Max Tegmark, uno dei principali fisici teorici del nostro tempo, svedese di nascita e statunitense di adozione, da qualche mese nelle librerie italiane con il titolo L’Universo Matematico edito da Bollati Boringhieri. Non si tratta di un libro di matematica, ma di un testo sulla natura, sull’uomo, sulle sue scoperte nell’analizzare il mondo che lo circonda, esprimendo ipotesi fisiche, principi matematici e concetti filosofici.
Perché non è un viaggio nella matematica, è un viaggio nella natura, nell’uomo, avvalendosi dei principi matematici che ne permettono la comprensione. Accattivante nella narrazione, semplice nella descrizione, anedotticamente curioso. Per Tegmark, infatti, il mondo reale coincide con la matematica. Su questo concetto costruisce la sua narrazione e ci conduce attraverso il passato, il presente e il futuro, nell’infinitamente grande e nell’infinitamente piccolo, per sfociare nella sua teoria del «multiverso definitivo». Secondo Max Tegmark, infatti, l’esistenza di altri universi è conseguenza diretta delle osservazioni cosmologiche. Tegmark descrive l’insieme generale di concetti correlati che condividono la nozione che esistono altri universi al di là di quello osservabile, e si spinge fino a fornire classificazione degli universi paralleli organizzata per livelli.
Insomma, un bel libro che aiuta a comprendere chi non ha dimestichezza con la matematica come funzione il mondo, ma anche l’intelletto umano, grazie alla matematica.
L’Universo Matematico, Max Tegmark, Bollati Boringhieri, 32€
Per saperne di più, guarda l’intervista a Max Tegmark realizzata da Media INAF ad AAS225:
Fonte: Media INAF | Scritto da Francesco Rea