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Il mutuo a rata costante e durata variabile protegge dal rialzo dei tassi?

Creato il 28 maggio 2010 da Mrinvest

Il mutuo a rata costante e durata variabile protegge dal rialzo dei tassi?L’attuale situazione del costo del denaro, ai minimi storici di sempre, consente ai diversi istituti di credito di proporre un’offerta a condizioni sempre più interessanti  e con soluzioni diversificate. Oggi la scelta del cliente è orientata sempre più verso i tassi variabili, che rappresentano quasi l’80% delle nuove erogazioni.
Una proposta innovativa (insieme con il mutuo con cap e il mutuo con opzione) è quella del mutuo “a rata costante” e tasso variabile. Si tratta di mutui un pò speciali, che prevedono il pagamento di una rata sempre uguale sia in caso di aumento che di discesa dei tassi, per cui a variare non è l’importo della rata, ma la durata del mutuo che si può allungare o accorciare (ma mai sotto i 5 anni). Il problema è che, in alcuni casi, i tassi sono cresciuti tanto da portare la durata del mutuo oltre

quella massima prevista, causando l’aumento del numero delle rate in modo esagerato.
Alle condizioni attuali dei tassi questa formula non appare molto conveniente. E’ preferibile sottoscrivere questo tipo di mutuo quando i tassi sono alti, perchè si ha la ragionevole certezza di poter ridurre la durata del mutuo stesso. Quando invece il costo del denaro è a livelli minimi come oggi, e le prospettive sono di rialzo, andrebbero evitati perchè si rischia di veder allungare a dismisura i tempi di restituzione del capitale.
Si possono considerare solo se si cerca tranquillità assoluta sull’entità della rata, e a tre condizioni:

1) la rata costante deve essere più bassa di quella di un mutuo a tasso fisso;
2) il contratto deve prevedere un limite di durata oltre il quale l’eventuale debito residuo rimane a carico della banca;
3) il contratto deve prevedere che in nessun caso la banca possa chiedere una rata mensile superiore a quella di partenza.

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