L’Agenzia del territorio in sinergia con l’Abi ha condotto un’indagine in questi primi mesi del 2011 verificando quanta richiesta di mutuo c’è stata per l’acquisto di una casa.
Il risultato è stato che solo una famiglia su due può contrarre un mutuo per coprire l’80% dell’acquisto di un’abitazione; questa situazione sarebbe determinata dallo scarto sempre più significativo tra il reddito delle famiglie e il valore di mercato delle case e proprio in tal senso questa indagine sottolinea la necessità di riforme politiche tese a sostenere il reddito e di politiche di edilizia popolare per calmierare i prezzi del mercato.
Uno su due è un dato che fa riflettere, ma vanno considerati anche due fattori: l’80%delle famiglie è già in proprietaria di un’abitazione ed in secondo luogo, l‘indice di accessiblità al credito e cioè il misuratore che ci dice, che rapporta il reddito delle famiglie all’accesso al contratto di mutuo, sta crescendo.
Sul fatto che l’80%delle famiglie abbia una casa di proprietà ci sarebbe qualcosa da dire, è un indice approssimativo che non dice molto e questo perchè un soggetto può possedere 10 case, un altro 1 ed un altro 0, il totale indicherebbe un valore molto alto ma non sarebbe in grado di fotografare la situazione reale di questo Paese; stesso discorso vale per l’indice di accessibilità.
Il dato di fatto è che ormai esistono varie “Italia” a differenti velocità, la ricchezza si allontana sempre di più dall’essere equidistribuita o quantomeno distribuita in modo più dignitoso per le persone.
Un punto interessante di questa indagine è la sollecitazione a mettere in campo politiche di aiuto e sostegno del reddito e politiche di edilizia popolare.