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Il mutuo potrebbe nascondere un tesoretto

Creato il 07 maggio 2015 da Ufficiostampafedercontribuenti @Federcontribuen
Il mutuo potrebbe nascondere un tesoretto

A quante famiglie italiane è mai capitato di aver sottoscritto un contratto di mutuo per l'acquisto della prima casa? E quante ritengono di pagare una rata troppo alta e ritengono che vi siano costi occulti che incidono sui versamenti mensili?

Moltissime famiglie si sono rivolte a Federcontribuenti sottoponendo i loro contratti di mutuo, ma anche i loro contratti di finanziamento in generale, per far verificare se gli istituti di credito nel calcolo del mutuo e finanziamento applicavano costi, oneri, interessi che rientravano realmente nel calcolo dell'Indicatore di Costo Sintetico, meglio conosciuto come I.S.C., ovvero il T.A.E.G o Tasso Annuo Effettivo Globale per vedere se gli associati a Federcontribuenti pagano somme in eccesso rispetto a quelle pubblicizzate.

Per capire, l'I.S.C. e il TAEG rappresentano gli indicatori di costo complessivo di un credito erogato da banche e da altri intermediari finanziari.
Questi indicatori non vengono utilizzati per calcolare le rate del prestito, ma hanno l'importante funzione di rappresentare quello che risulterebbe costo del mutuo e del finanziamento.

Al fine di aiutare le famiglie italiane, Federcontribuenti, consiglia di affidare ad un professionista serio la valutazione del contratto di mutuo o di finanziamento, per capire se questo presenta dei costi ed oneri che non risultano essere stati inclusi nell'indicatore di costo sintetico o nel TAEG.

Infatti, un mutuo o un finanziamento che presenta un indicatore di costo più basso di quello reale, produce costi impliciti non pubblicizzati contrattualmente dalla banca.

La conseguenza della non corretta indicazione dei costi reali comporta un guadagno ingiustificato per l'istituto di credito erogante il mutuo/finanziamento in quanto le clausole contrattuali che le prevedono risultano invalide non essendo questi costi ed oneri pubblicizzati.

La legge prevede che le clausole che risultando per il cliente più sfavorevoli, prevedendo tassi, oneri, costi risultano come non apposte, in quanto non pubblicizzate.

Si ha una forma di pubblicità ingannevole con la conseguenza che il legislatore, in tali ipotesi, prevede che al tasso reale calcolato dall'esperto professionista venga sostituito dal tasso nominale dei buoni ordinari del tesoro o meglio conosciuti i BOT, ovvero altri interessi similari eventualmente indicati dal Ministro dell'economia e della finanza.

Facciamo un esempio:

mutuo ventennale di € 150.000,00 su cui, secondo gli esperti di Federcontribuenti, gravano € 38.000,00 di interessi ed oneri illecitamente richiesti e quindi contestabili; Sui 120 rate pagate quindi significa che fino ad ora la banca ha trattenuto come minimo € 20.000,00.

Perciò la banca dovrà restituire € 20.000,00 e dovrà applicare al capitale rimanente il tasso nominale dei buoni ordinari del tesoro, con la conseguenza che la rata diverrà molto più bassa.

Quindi, se ritenete che il vostro mutuo presenti dei costi eccessivi o risulti troppo oneroso, soprattutto in un periodo dove risparmiare anche pochi euro porta ossigeno alla famiglia, Federcontribuenti da la possibilità ai suoi associati di far analizzare i contratti di mutuo e di finanziamento da professionisti affidabili scelti dalla associazione stessa, al fine di far valutare la correttezza del comportamento delle Banche, in quanto il vostro risparmio è un nostro successo.


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