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Il Napoli ancora non c’è ed ora l’Arsenal

Creato il 09 dicembre 2013 da Makinsud

Arsenal_NapoliIncredibile Napoli. Primi fischi del San Paolo per il Napoli di Rafa Benitez, incapace di gestire il risultato con l’Udinese. Gli azzurri si fanno rimontare ben tre volte: prima sul 2-0 e poi sul 3-2. Il pari finale denota tutti i limiti difensivi di una squadra che si esalta solo nella manovra offensiva. Ma se non bastano tre gol per vincere in casa, è difficile coltivare ambizioni d’alta classifica. La partita è abbastanza bloccata nella prima mezz’ora, poi sale in cattedra Pandev che realizza una doppietta da applausi rispolverando il pezzo pregiato del suo repertorio, la girata in area di rigore. L’Udinese accorcia le distanze poco prima dell’intervallo con il colpo di testa di Herteaux deviato da Fernandez.

Giochi pericolosi, sicuramente giochi poco graditi a Benitez che evidentemente trova nell’intervallo le parole giuste per toccare l’orgoglio dei suoi uomini. E se non il gioco è per lo meno l’orgoglio a venir fuori e con questo la rabbia agonistica, la grinta, la cattiveria. Cresce la presenza di Callejon, che finalmente trova la via della conclusione, si alza l’asticella dell’attenzione difensiva, Inler e Dzemaili iniziano a fare maggior filtro a centrocampo. Eppure, come nel primo tempo, ecco il colpo a sorpresa. Stavolta di marca bianconera. Ed ecco Bruno Fernandes gelare il San Paolo: dalla distanza, dopo un fallo su Inler molto contestato, fulmina Rafael ed è 2-2. Partita surreale nel suo sviluppo, incredibile nel suo avvicendarsi di fortune alterne perché passano sessanta secondi e Dzemaili raccoglie la respinta di Brkic sul tiro di Higuain e riporta avanti il Napoli.

Serata chiusa? Manco per sogno. Perché a Insigne non riesce il colpo del Ko e allora, ancora su angolo, il nuovo pasticcio difensivo consegna a  Basta la palla del 3-3. Tempo per riaprire tutto e per mandare in tilt gli azzurri: Maicosuel ha persino la palla della vittoria dei friulani, Maggio in qualche modo gliela toglie, per Gervasoni è tutto ok, meno perGuidolin che protesta, viene cacciato e lascia il campo. Tra i fischi, esattamente come fanno al 94esimo Higuain e compagni.

La Juve si allontana, l’Arsenal si avvicina: il messaggio dei tifosi a fine partita non lascia spazio all’immaginazione, mercoledì dovrà essere una serata diversa.

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