TECNICA (Stadio San Paolo, Napoli). E’ classica partita di fine stagione quella di un San Paolo dove si sprecano i ringraziamenti per i ragazzi di Mazzarri a suon di striscioni che vanno dal ”Splendida annata, entusiasmante calvalcata” al ”Grazie a tutti voi” e le richieste, quasi impossibili, al Matador Cavani di restare. Bisognerebbe festeggiare la Champions ma c’è un clima di addii nell’aria: il presidente De Laurentiis prende la parola in mezzo al campo e dice “Ringrazio anche Mazzarri che in questi 4 anni ha fatto tanto con il suo staff”. Di fronte c’è un Siena che sebbene abbia il destino segnato dal pareggio del Genoa nell’anticipo dell’ora di pranzo vuole in ogni caso provare a giocare e dimostrare che vale il grande palcoscenico, che avrebbe potuto contendersi fino all’ultimo senza il pesante fardello dei 6 punti di penalizzazione. Ne esce una partita strana nella quale è, un po’ a sorpresa, la squadra di Iachini ad andare in vantaggio con Grillo, all’esordio in serie A, che ferma una punizione in area e conclude con un esterno sotto la traversa della porta difesa da Rosati al 36′
Ci mette quasi un’ora il Napoli a risvegliarsi dal torpore della assenza di motivazioni; al 73′ è ancora lui, Cavani ad insaccare di testa una ribattuta di Pegolo per la sua rete numero 28 della stagione mentre solo al terzo minuto di recupero arriva la rete della vittoria azzurra grazie ad un contropiede innescato da Insigne che passa dai piedi di Pandev per arrivare in profondità ad Hamsik che sigla il 2-1 con un pallonetto.