Proprio cosi, inziamo dalla data di nascita del protagonista di questa festività tanto attesa e sentita, dove tutti siamo portati ad essere più buoni, concilianti e amorevoli, Gesù detto il Cristo! Ahimè non è di nostra conoscenza, e nulla lascia intendere che si tratti del 25 dicembre: i vangeli, fonte unica sia dal punto di vista storico che religioso, non ne indicano né il giorno né tanto meno l’anno.
Fu assegnata la data del solstizio d’inverno in quanto che in quel determinato giorno in cui il sole inizia il suo ritorno nei cieli boreali, i pagani che a loro volta adoravano il dio Mitra, celebravano l'evento del Dies Natalis Solis Invicti, ovvero il giorno della nascita del Sole invincibile. Nel ricercare informazioni e documenti riguardanti le origini pagane della festività Natalizia, quello che più lascia perplessi è che la data del 25 dicembre, prima di diventare famosa come anno di nascita di Gesù, fosse un giorno di festa per i popoli di culture e religioni non proprio cristiane, tutt'altro.
Le origini di questi antichi culti, vanno ricercate in ciò che è il principio della vita sulla terra e che
"dal principio" è stato oggetto di adoraziane e di culto: il Sole.Agli albori dell’umanità, v'era un calendario prospero di feste con cadenza annuale e stagionale seguito da riti di propiziazione e di rinnovamento. I popoli nel periodo primitivo della loro esistenza erano intimamente legati al "ciclo della natura" poiché da questo dipendeva la loro stessa sopravvivenza.
L’uomo primitivo si sentiva parte integrante di quella natura, ma debole verso di essa stessa. Temere che il Sole non sorgesse più, vederlo perdere di forza e di intensità durante il periodo invernale, era un'evento tragico che minacciava la sua stessa vita. Quindi, doveva essere esorcizzata con riti che avessero lo scopo di evitare che il sole non si innalzasse più o di aiutarlo nel momento di minor forza. Partendo da questa considerazione, possiamo individuare le origini dei rituali e delle feste collegate al solstizio d’inverno.
Durante queste feste era comune accendere dei fuochi, una modalità che si ritrova nella tradizione natalizia, ovvero quello di bruciare il ceppo nel camino la notte della vigilia, che grazie al loro calore e luce, avevano la funzione di ridare forza all'idebolito Sole. Sovente questi rituali avevano a che fare con la fertilità ed erano quindi legati alla riproduzione.
Subito dopo il solstizio, la luce del giorno torna gradualmente ad aumentare e il buio della notte conseguentemente a diminuire, fino al solstizio d’estate, in giugno, quando avremo il giorno più lungo dell’anno e la notte più corta. E proprio il 25 dicembre sembra rinascere, ha cioè un nuovo "Natale". Tale interpretazione "astronomica" può giustificare perché il 25 dicembre sia una data commemorativa presente in culture e paesi tanto distanti tra loro.
Delle origini comparate del dio Sole pur non avventurandoci prudentemente in comparazioni religiose che necessiterebbero approfonditi studi, il rischio sarebbe elevato nell'apparire ridicoli, possiamo affermare che comunque il 25 dicembre è associato al giorno di nascita di personaggi divini risalenti anche a secoli prima di Cristo Gesù. Soltanto per citarne alcuni: Il dio Horus egiziano, che i mosaici e gli affreschi lo raffigurano in immagini in braccio a Iside, ricordano l’iconografia cristiana della Madonna col Bambin Gesù, al punto tale da portarci a credere che in epoca Cristiana, per ovvi motivi, alcune rappresentazioni di Iside e Horus, spesso raffigurato come un bambino con la corona solare sul capo, furono probabilmente "riciclate" per l'occasione.
Il dio Mitra indo-persiano, fu il culto più similare a quello Cristiano e con il quale il Cristianesimo riusci a fondersi più idoneamente. Da notare, anche il dio Mitra era stato partorito da una vergine, aveva dodici discepoli e veniva chiamato "il Salvatore". Gli dei babilonesi Tammuz e Shamas, nel giorno corrispondente al 25 dicembre odierno, nel 3000 a.C. circa, venivano festeggiati. Il dio Solare veniva chiamato Utu in sumerico e Shamash in accadico. Era il dio del Sole, della giustizia e della predizione, in quanto il Sole vede tutto: passato, presente e futuro. Gesù stesso ebbe a dire ai suoi dodici discepoli: Io sono la via la verità e la vita...io sono l'alfa e l'omega, il principio e la fine!
Dal "Veniale" è tutto.
VI AUGURIAMO CON TUTTO IL CUORE BUON FESTE!