[Settimana dedicata ai festeggiamenti. In effetti quest'anno ricorre anche il trentennale dell'uscita di Sandinista dei CLASH e visto che per questo fine setttimana posterò un grandioso concerto della band del 1981 mi è tornato alla mente questo bellissimo post scritto dal mio amico Giamp (che non si fa sentire da mesi ... turn! stu blog aspiett a te!) e che mi è sembrato ideale aperitivo al succulento live di sabato]. gianni
Quando i dischi erano neri e quando avevano un piccolo foro al centro, quando le copertine era una delizia sfogliarle, quando dovevi stare attento da che lato era la tua canzone preferita e nessuno sapeva quanto durasse; quando e all’infinito quando, quasi a voler canticchiare un motivetto che con questo avverbio ha fatto storia. Ma su di uno dei “ quando “ vorrei soffermarmi più che su ogni altro. “Quando” c’erano i negozi di dischi e accorreva in tuo aiuto il negoziante, e talvolta che negoziante. Il negozio in questione si chiama Caru’ Dischi - di Paolo Carù, negozio storico di dischi in quel di Gallarate (VA) cittadina nota più per fatti di cronaca che per altro; un posto- quel negozio- dove perdersi nei pomeriggi piovosi era qualcosa di sublime ed incantevole. Scaffali antichi, quasi una farmacia del Disco. Ascolti diretti dallo stesso proprietario (un uomo dalla barba folta ma dagli occhi mansueti) ti guidavano poi all’acquisto certo e quasi mai deludente.
Ora nei supermercati o anche negli stores di settore, la cosa non è dello stesso spessore, tutt’altro !!!!
Gli anni a cui mi riferisco sono ovviamente i mitici 80’s, anni in cui uscivano sul mercato alcuni tra i dischi che più mi sono rimasti in mente- e non ve li cito per non sentirmi così vecchio- e che magicamente ti rende fiero di averli tra la tua seppur minima collezione in vinile. Uno in particolar modo mi rende raggiante di averlo in formato 33 giri. Un disco che ha fatto storia e che poi sono tre. Era il tempo in cui i dischi costavano parecchio e questo essendo formato da tre mi costo un bel po’ di risparmi del tempo. L’anno di riferimento è il 1980, il disco Sandinista ed il gruppo The Clash. Con questo disco i Clash fecero una svolta musicale notevole, che segnò i tempi proprio per l’audacia di dar vita ad un triplo disco dalle sonorità contaminate che più niente avevano ache fare con il loro passato Punk. Contrariamente a molti altri gruppi musicali, i Clash sopravvissero al movimento punk, che ebbe breve vita. Questo grazie all'intelligenza del gruppo che seppe evolversi integrando nella propria musica gli stilemi del rockabilly e del reggae. Forse secondi solo alla mutazione musicale a cui parteciparono negli stessi anni i Police. L’ ascolto consigliato, vera chicca, di cui vorrei rendervi partecipi riguarda un brano, appunto, dei tre dischi ( che in cd sono diventati 2, sobh!!!) il brano in questione si chiama non a caso - If Music Could Talk - quasi a volerci ammonire ed invitarci ad ascoltare quando la musica parla. Il brano non si discosta dal resto dei brani contenuti nel triplo lp , ritmi dub and reggae, quello che coglie alla sprovvista di questo brano è invece la possibilità di ascoltarlo in due differenti modi. Il primo, con entrambi i canali right and left attivi; l’altro, e cioè quello che prevede uno o l’altro canale singolarmente, darà un risultato differente. Si in sostanza hanno inciso su differenti canali le parti cantate che sovrapposte formano la canzone nella sua totalità e completezza melodica. Provare per credere………
Giamp the clash - If Music Could Talk
Magazine Cultura
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COMMENTI (1)
Inviato il 23 ottobre a 23:18
molto interessante