Da oltre 20 anni, suor Rita Giarretta, fondatrice della casa famiglia “Casa Rut” nel casertano, è impegnata nella lotta contro la prostituzione, con l’obiettivo di ridare dignità alle donne che sono costrette a condurre questo tipo di vita, cercando di reinserirle in qualche modo nella società, partendo dal lavoro e non solo. “L’80 per cento della prostituzione che si vede in strada è frutto della tratta di schiave. Ma anche quando non lo è, quanto si può essere libere per arrivare a vendersi?”: ecco le parole della suora, riportate dal Mattino.it.
Persino il New York Times ha raccontato l’impegno, la devozione che la suora ha dimostrato con coraggio in tutti questi lunghi anni: ha fondato “New Hope”, cooperativa sociale che dà uno spiraglio di luce e speranza alle ragazze, la maggior parte di esse africane, che vengono strappate a piccoli passi dalla loro dura realtà.
La storia narrata dal noto giornale americano – una delle tante purtroppo – è davvero sconcertante: una donna nigeriana è stata portata in Italia con un inganno da color che si erano prodigati per organizzarle il viaggio della “speranza” verso una vita dignitosa e piena di belle sorprese, che in realtà si è trasformato in un incubo. Subito dopo lo sbarco a Palermo, è stata data in pasto ai suoi “carnefici”, che le hanno chiesto ben 50mila euro, da “scontare” vendendo il suo corpo giorno e notte per qualsiasi cifra. Per fortuna, grazie all’intervento di un gruppo di suore, la donna è stata portata presso “Casa Rut”, dove può ricominciare con fatica ed a piccole dosi una nuova vita.