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Il Ninfeo degli Horti Liciniani : la situazione attuale e le prospettive (finalmente rosee?)

Creato il 02 febbraio 2015 da Esquilino

20141225_113617Il 9  dicembre scorso sono iniziati i lavori che si spera siano quelli definitivi e propedeutici per la riapertura al pubblico del monumento. Anche se è stata coperta (in maniera maldestra) la parte che specifica il tipo di restauro e l’allaccio alla rete (elettrica ?), il manifesto affisso all’entrata del cantiere indica in 180 giorni il limite per questa ultima tranche del complesso lavoro che è stato eseguito per mettere in sicurezza questo autentico gioiello dell’architettura romana classica (vedi immagine di una ricostruzione virtuale) che si va ad aggiungere alle altre meraviglie sparse per la città. Anche se bisognerà aspettare ancora un pò perchè, oltre al restauro, siano ultimate tutte quelle opere necessarie perchè venga finalmente riaperto al pubblico  non possiamo non commentare favorevolmente anche un’altra notizia (in realtà passata quasi di nascosto) che rende finalmente giustizia a questo importantissimo monumento da quasi un secolo relegato ad una posizione di secondo piano se non addirittura di oblio. Finalmente è stato deciso che la ormai obsoleta linea ferroviaria Laziali Giardinetti entro il 2016 cesserà il servizio e quindi un’immagine come questa 20141225_113500che testimonia come il treno passi a pochi centimetri dai muri del ninfeo procurando danni incalcolabili alla sua struttura non la vedremo più (vedi articolo de “Il Tempo” del 25/01/15). E’ chiaro che a questo punto si aprono degli orizzonti insperati e siamo tutti chiamati ad esprimere idee ed avanzare proposte per una vera riqualificazione sia del monumento sia di via Giolitti in generale che vedrà nei prossimi mesi alcuni eventi epocali, dalla riapertura del Ninfeo degli Horti Liciniani alla soppressione della ferrovia, dal restauro esterno di S. Bibiana all’apertura del parcheggio al di sopra dei binari della Stazione Termini. Insomma ci sarà un terreno fertile perchè una zona disastrata e abbandonata da decenni da un punto di vista urbanistico ritorni a rifiorire con soluzioni urbane innovative e qualificanti come zone pedonali, piste ciclabili, giardini attrezzati e viali alberati. Esistono già diversi progetti di professionisti qualificati che hanno partecipato al premio di architettura Catel del 2011 (e analizzeremo  nelle prossime settimane su questo blog quelli che riteniamo più interessanti) che fanno di via Giolitti e della zona archeologica di Porta Maggiore il punto di partenza per la riqualificazione (vera) dell’intero rione. C’è quindi un materiale corposo per poter iniziare una concertazione con le autorità competenti per non sprecare  questa eccezionale opportunità, per donare non solo ai residenti ma alla città intera la riqualificazione e la fruizione di autentiche opere d’arte e nuovi angoli suggestivi e di eccezionale bellezza. Insomma riportare il Ninfeo degli Horti Liciniani  e tutta la zona circostante a delle prospettive bucoliche come nel passato forse non sarà  possibile, ma attuare un progetto serio per la valorizzazione di tutta l’area  è  assolutamente auspicabile.

A 9240

Dipinto di Paolo Anesi. Collezione privata

Pillement_Temple_of_Minerva_Medica

Jean Baptiste Pillement (1767) Muzeum Narodowe, Varsavia



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