L’Olimpiade del 2020 non si terrà a Roma. Dopo un’attenta valutazione protrattasi fino ad oggi,ultimo giorno disponibbile per presentare la candidatura, l’analisi dei costi e dei benefici legati all’operazione nel suo complesso effettuata dal premier Mario Monti ha deciso che non esistono le condizioni perché il governo offra le garanzie dello Stato alla candidatura per i Giochi (4,7 miliardi di Euro preventivati).
Di conseguenza, non arriva la firma sulla lettera con le garanzie richieste dal Cio da presentare entro il 15 febbraio.
A pesare sulla decisione il ricordo degli sperperi delle precedenti manifestazioni da Italia 90 a Torino 2006 fino ai mondiali di nuoto di Roma 2009 e la più che ottimistica previsione degli ingaggi dagli sponsor se si pensa che Londra 2012 incasserà dagli sponsor poco più di 2 miliardi contro i 3,5 preventivati dagli organizzatori di Roma 2020.
Il presidente del Consiglio ha incontrato il presidente del Comitato organizzatore, Mario Pescante, il presidente del Coni, Petrucci e il sindaco di Roma, Alemanno, dando l’uffcialità ad una decisione che era già nell’aria da tempo.