Etimologia
Gabbia deriva dal basso latino gàvia e passa dal classico càvea che ha lo stesso “radicale” di càvus, ovvero cavo, vuoto.
Il dizionario etimologico, sempre pittoresco nella sua storicità, definisce la gabbia come un ordigno composto di regoletti lignei o cannucce o fili di ferro utile a rinchiudere uccelli vivi. Di dimensioni più grandi, la gabbia è idonea anche per altri animali.
Infine, se le graticole sono di ferro robusto e se la gabbia è posta in un luogo eminente, la gabbia prende il nome di prigione o carcere e viene usata per rinchiudere i rei.
Classifiche
I più venduti in Italia (fonte Ibs)
3) Le prime luci del mattino di Fabio Volo, Mondadori
2) Tre atti e due tempi di Giorgio Faletti, Einaudi
1) Inheritance di Christopher Paolini, Rizzoli
I gialli e i noir (fonte Ibs)
3) Il suggeritore di Donato Carrisi, TEA
2) Il tribunale delle anime di Donato Carrisi, Longanesi
1) Il mercante di libri maledetti di Marcello Simoni, Newton Compton
Ogni classifica desideriate, al solito, è anche su www.varesenoir.tk.
Qualche consiglio di lettura noir
La donna in gabbia (Jussi Adler-Olsen)
La voce distorta da un altoparlante fa gli auguri a una donna segregata: “Buon compleanno. Oggi sono 126 giorni che sei qui”. I media si lanciano sulla storia e le ipotesi sulla scomparsa si accavallano: suicidio? omicidio? incidente? rapimento? sparizione volontaria? La polizia si impegna, ma non arriva a un risultato: la donna sembra essere stata inghiottita dal nulla. Dopo cinque anni, un poliziotto burbero decide di riaprire le indagini e procedendo a ritroso nel tempo si lancia in una battaglia contro il disegno delirante di un folle senza scrupoli.
La gabbia delle scimmie (Victor Gischler)
Un cadavere senza testa nel bagagliaio della sua auto e uno psicopatico come collega: per Charlie, gangster in Florida, è solo ordinaria amministrazione. Le cose, però, si complicano quando il suo capo si ritrova con le spalle al muro: chi controlla la criminalità organizzata di quasi tutto lo Stato, ha deciso di impossessarsi anche del suo territorio. La banda di Charlie viene massacrata e lui rimane l’unico superstite. Recupera i registri contabili del suo capo e non si perde d’animo, ma diventa l’obiettivo di una inevitabile caccia all’uomo. Portata avanti sia dall’FBI sia dalla gang che vuole conquistare l’intera Florida.
Un “Pensierismo” speciale, dedicato a Fabio Giusti (dopo il “Ma però” della scorsa settimana)
Ma però.
Succede.
Alla radio come nella vita.
Basta esorcizzarlo bevendo un mAperol.
Il “Pensierismo” di Carlo Cavalli
Gabbie.
Ricordo che allo zoo veniva spesso una scimmia a trovarmi.
Mi allungava sempre le noccioline.
E mi sorrideva, infilando la testa fra le sbarre.
Era un modo come un altro per occuparmi.
Nella gabbia salariale.