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Il non-Natale di Istanbul (e il babbonatalino sfigato)

Creato il 15 dicembre 2011 da Treasures
Odiate il Natale? Ne avete le tasche piene del bombardamento natalizio? Non vi inteneriscono i cori e ve ne infischiate del bue e dell'asinello? Usereste la greppia di Gesù bambino come portauovo alla coque? La Turchia è il posto che fa per voi...
Un Buon non-Natale a tutti da Istanbul!
"Beh, certo che ai turchi del Natale gliene frega quanto a me del giorno del Ringraziamento" ci siamo detti oggi. E diciamocelo, allora. E' proprio così: ai turchi, del Natale, non gliene potrebbe fregare di meno. Il che non fa una grinza, dato che non si tratta di una festività che li riguardi, neppure lontanamente. Oddio, lontanissimamente, se proprio vogliamo andare a cercare le radici del cristianesimo d'oriente da queste parti: ma vi dico subito che di quel passato lì non se ne conserva più traccia. Beh, a parte i meravigliosi mosaici dorati del Cristo e compagnia bella nel museo di Santa Sofia e di san Salvatore in Chora, e nelle chiese cattoliche su Istiklal Caddessi, ultime vestigia della presenza dei Levantini a Istanbul.
Niente bue ed asinello, niente attesa del bambinello nella greppia e niente spirito di Natale. Niente alberelli, dolci di cioccolato, cori intonati... Peggio di Mr. Scrooge di Charles Dikens! E ho l'impressione che nemmeno la visita dei fantasmi del natale potrebbe smuoverle un pochino questi turchi compassati... Del resto, ce ne frega qualcosa a noi del giorno del Ringraziamento? No, infatti. Va beh, a parte il fatto di avere una scusa in più per mangiarci un bel tacchino al forno, d'accordo.
Vale lo stesso qui: siamo pur sempre in un paese a religione musulmana. Però, dico io, un po' di civetteria natalizia non guasterebbe mica! Ce n'era perfino di più in Giappone, ci rendiamo conto? A Tokyo c'era un sacco di civetteria di Natale! E dire che avevo tacciato di sobrietà il Giappone... Canzoncine natalizie, cioccolatini e cheesecakes come se piovesse. Qui invece niente. I festeggiamenti se la prende tutta il Capodanno, che qui sarà davvero festa grande. I negozianti non sfrutteranno la "voglia di Natale" dei turisti europei, punto e basta.
Il non-Natale di Istanbul (e il babbonatalino sfigato)
L'unico - giuro!- pezzoetto di Natale che ho per ora avvistato a Istanbul è stata una fila di babbi natale di cioccolata in vendita al Carrefour di Cihangir. Avete presente quei babbonatalini sfigati (che non sono manco di cioccolato, sono tipo di zucchero al 90% e il resto polveri di cacaononosochè) che in Italia ti tirano dietro al Discount? Mica il Lindt, o il Caffarel, come si usa a Torino: questi qui erano di marca "Svabo", made in Bulgaria...cioccolato Bulgaro? Ma in bulgaria fanno lo yoghurt, mica il cioccolato dico io! E poi costava pure una fortuna.
Per il resto, ci sono sì un sacco di luci per le vie: ma sono lì sempre! Sono luci permanenti, sono lì tutto l'anno. Ho chiesto perché ci siano le luci lasciate lì tutto l'anno e mi è stato risposto che "costa meno che tirarle su e giù tutto il tempo" il che a pensarci bene è verissimo, non fa una piega! Ma il piacere di addobbare la città apposta per un PARTICOLARE momento dell'anno? No, eh?
Quanto pragmatismo, quanta razionalità. Non mi aspettavo che i turchi fossero un popolo tanto teutonico. E mica solo in questo caso. Beh, comunque io non mi arrendo! Il non-Natale non mi garba. Andrò alla ricerca del Natale a Istanbul! Sono sicura che da qualche parte lo troverò...

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