Magazine Diario personale

Il non romanzo…

Creato il 31 agosto 2012 da Paperottolo37 @RecensioniLibra

Ciao a tutti voi carissimissssssssssssimissssssssssssimi amici miei…!!!

Ed anche per questo venerdì sera di fine agosto, anche se qui a Sondrio oggi sembra più una giornata di fine settembre se non addirittura di ottobre dato il tempo, eccomi qui con voi per la nostra abituale chiacchierata con storiella al seguito!!!

Come state???

Procedono bene le cose dalle vostre parti???

Spero proprio di sì e lo spero tanto, ma tanto, MA TANTO…!!! ^_____^

Qui a Sondrio, maltempo a parte, tutto bene…!!!

Venendo alla nostra storiella serale vi anticipo che sarà una “Storia di Libri”…

Come dite???

“Perchè ho definito il libro di cui vi racconterò un “non romanzo”???”, chiedete.

Ve lo spiegherò tra poco, se avrete la pazienza di seguirmi.

Prima però vi voglio spiegare come sono arrivato a leggere questo “non romanzo”…

Giorni fa, mi pare fosse mercoledì pomeriggio, ho visto su Facebook una fotografia che ritraeva la copertina anteriore di un libro.

Il libro in questione era, ed è, “Omicidio a Road Hill House” di Kate Summerscale.

Io, intuendovi le tracce del giallo ed incuriosito dal sottotitolo del libro che recita “Invenzione e rovina di un detective”, ho subito controllato se ve ne fosse disponibile una copia presso la nostra Augusta Biblioteca Cittadina e visto che c’era e che, per una volta tanto, non era fuori in prestito, mi sono affrettato a prenotarlo, o meglio a farmelo tenere da parte.

Per una serie di motivi sono poi andato a ritirarlo solo ieri e non, come avevo inizialmente preventivato, mercoledì.

Il libro in questione è basato su una vicenda realmente accaduta: l’omicidio brutale di un bambino di tre anni, Saville Kent, avvenuta alla fine del mese di giugno del 1860 in una casa, o meglio una villa, isolata situata nella campagna inglese.

Nella villa al momento del fatto erano presenti dodici persone percui il colpevole DEVE essere uno degli abitanti della villa.

Ma chi???

Questo è il dilemma!!!

Il fatto però che la famiglia all’interno della quale indagare, i Kent appunto, sia una famiglia in vista nella zona porta gli inquirenti ad essere piuttosto sbrigativi nell’inchiesta, nonostante la vittima sia un bambino ancora in tenerissima età ed il modo nel quale il povero Saville sia stato ucciso sia alquanto brutale (per tutti i dettagli vi invito a leggere il libro!!!).

Nessuno, tra gli inquirenti, sembra intenzionato a scomodare i membri della famiglia Kent, nonostante alcuni fra i giurati dell’inchiesta insistano a più riprese per indagare oltre all’interno della famiglia della piccola vittima.

Questo non voler infastidire, più di tanto, i membri della famiglia Kent fa dire ad uno dei giurati delusi che esiste una giustizia per la gente ricca ed un’altra per la gente povera.

L’indagine e l’inchiesta portano all’arresto della bambinaia di Saville Kent, Elizabeth Gough.

Visto che la conclusione dell’inchiesta non soddisfa chi di dovere viene via via sempre più sollecitato l’intervento di un investigatore esterno che possa “muoversi senza timori reverenziali”.

Per parecchi giorni questa soluzione viene osteggiata e ritenuta inutile, visto che l’intervento di un “estraneo” è malvisto nel piccola comunità nella quale ha avuto luogo l’efferato delitto.

Nonostante queste resistenze alla fine viene dato parere favorevole all’intervento di un investigatore esterno e l’incarico viene affidato a Jonathan (Jack) Whicher.

Visto che non sono ancora giunto al punto in cui Whicher “entra in azione”, vi spiego ora, finalmente (!!!), il motivo per cui ho definito “Omicidio a Road Hill House ovvero Invenzione e rovina di un detective” un “non romanzo”.

L’ho fatto perchè questo è cio che il libro è!!!

Infatti, nonostante tutte le caratteristiche di un giallo, il delitto, le indagini, l’investigatore. etc. questo libro è, innanzitutto un saggio…!!!

Non a caso il libro ha vinto il “Samuel Johnson Prize per la saggistica” nel 2008.

Ed in effetti in “Omicidio a Road Hill House ovvero invenzione e rovina di un detective” la vicenda più prettamente da romanzo giallo si mescola a digressioni di cronaca dell’epoca e biografiche più da saggio.

Nonostante questo la lettura scorre bene in quanto l’autrice inserisce i capitoli “da saggio” nei punti giusti facendoli così sembrare degli approfondimenti di determinati punti della vicenda o “piccole presentazioni” dei personaggi che entreranno in scena, come nel caso della biografia di Jonathan (Jack) Whicher inserita prima che questi inizi la propria “opera investigativa”…!!!

Alla prossima storia per ulteriori approfondimenti inerenti questa intrigantissima vicenda…!!! ^____^

Bene…!!!

Ed anche per questa settimana siamo ormai giunti al termine…

Concedetemi ancora solo pochi istanti affinchè io possa ringraziare tutte e tutti voi per la pazienza e la cortesissima attenzione che, un volta di più, avete deciso di dedicarmi ed affinchè io possa darvi l’arrivederci, con ogni probabilità a lunedì in giornata, alla nostra prossima “Storiella da Blog”…!!! ^______^

Sempre qui tra queste pagine…

E sempre che a voi continui a far piacere seguirmi e leggermi…!!! ^_____^

Per ora vi saluto augurandovi una splendida, anche se minima (!!!), rimanenza di serata, una serena notte ed un radiosissimissssssssssssimissssssssssssssssssssssssimo fine settimana…!!! ^_________^

Buona lettura, come sempre, a tutti voi carissimisssssssssssssssssssssimisssssssssimi amici miei…!!! ^_____^

Riccardo



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