L’agente che ha deciso di parlare racconta brani degni di una storia dell’orrore: L’incubo comincia la sera. Quando ‘gli esterni’ e i civili tornano a casa e dentro restano le quaranta teste di cuoio, come intrappolate, ostaggio di una decina di ufficiali fuori controllo che nel tempo hanno imposto con botte e sevizie e minacce di morte un regime parallelo, incredibili forme di violenza fisica e psicologica che, ogni notte, da anni, precipitano nel terrore la caserma polifunzionale di Spinaceto‘.L’agente ha deciso di ribellarsi e si è rivolto alla Procura di Roma fornendo anche fotografie e testimonianze video.
Una delle foto mostrerebbe un ragazzo di schiena, senza pantaloni, tenuto fermo mentre un uomo lo morde nel gluteo destro,la foto, dichiara l’agente mostrerebbe l’anestesia: ‘Eccola, quella che chiamano L’Anestesia. Il ragazzo nudo è una testa di cuoio arruolata da poco, mentre quello che morde è il leader: si vanta di essere capace di serrare il morso fino a far toccare gli incisivi. È un sorta di rito di iniziazione: se dimostri di essere degno del morso, allora entri a far parte del gruppo, altrimenti sono solo botte, umiliazioni ed emarginazione‘. Su La Repubblica l’agente racconta “Io sono stato “morso” dopo un paio d’anni. Ma, come gli altri, anche dopo ho subito di tutto”. Ecco che racconta la violenza che ha riempito il “vaso”: “L’ultima volta è successo perché in mensa ho fatto un saluto a quello che si ritiene il leader. Lui si è avvicinato e spalleggiato dagli altri, ha cominciato a picchiarmi”. Il pestaggio possiamo solo immaginarlo anche perchè i Nocs sono tutti addestrati con arti marziali e la maggior parte di loro sono persino istruttori. L’ultima mattanza è costata alla vittima”una convalescenza di 108 giorni. “A quella scena hanno assistito tutti, nella sala. Ma nessuno si è detto disposto a testimoniare, perché lì regna il terrore”. Secondo l’agente non è una coincidenza che negli ultimi anni ci siano stati numerosi episodi di agenti affetti da depressione e “fuggiti” in pensione a soli 40 anni, oltre al caso, più clamoroso, del suicidio di Paolo De Carli. L’agente si sparò un colpo al cuore due anni fa, proprio lì, in caserma.Nella caserma dove si addestrano i Nocs pare siano in uso diverse forme di violenza, persino quella a sfondo sessuale, forse, meno plateali e subite in silenzio dalle vittime. Indagini serrate quelle condotte dagli investigatori, sembra però che le lamentele siano iniziate già nel 2007 e nessuno però abbia mai dato seguito. Adesso però le indagini sembrano aver preso una piega diversa.
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