Mio padre è molto anziano ma ora sta benino, direi anche bene, ma avendo bisogno di 6-7 medicine al dì, va dal medico di base a rinnovare la prescrizione e ogni tanto oltre a parlare con la segretaria che scrive la ricetta (al medico verrà la deformazione carpiale per la firma) fa la fila per la visita (!!).
“Stanotte mi pare che avevo la febbre, sento un prurito nelle gambe, la pipì insomma…..” La risposta è la stessa: una scatola di antibiotici, 1 compressa ogni 24 ore, 5 giorni, finisca la cura non sospenda prima.
Non costano nulla, a volte c’è pure l’equivalente che non avendo lo stesso nome, alla fine rimanendo gli avanzi nell’armadio succede un caos! Per cosa serve questa medicina? Bò? Ma è la mia o la tua? (mia madre) la scatola ha lo stesso colore, la pillola è gialla ma non era rossa l’altra volta!!
“Figlio mio tua padre non è più quello di prima (ci credo!) sarà colpa degli antibiotici?
La colpa non sarà di loro ma il celebre Michael Pollan (lo seguo su twitter) http://michaelpollan.com/ che si interessa di sana nutrizione parla che di antibiotici in eccesso si può anche ….andar finire male.
Insomma lui è favorevole alle nostre reazioni naturali che un po’ come il web, rimangono virtuali e invece di rispondere dicono….siamo in cassa integrazione, l’antibiotico ci ha tolto il lavoro e quindi…allergia!!
Che dire …ma chi ha il coraggio dopo aver visto questa foto di non preoccuparsi!! (tutti tranne la bimba!).