Aeroporto e spostamenti
Volo da Pisa delle ore 15.00 - arrivo a Girona alle ore 16.20. Girona: aeroporto consigliatissimo non solo per la sua relativa vicinanza a Barcellona ma anche per il fatto che è piccolo, semi deserto (non so se sia stato un caso, ma l'abbiamo trovato vuoto sia all'andata sia al ritorno) e in cui abbiamo fatto tutto in pochissimi minuti.Scesi dall'aereo, abbiamo preso valigie e passeggino che si trovavano già sul nastro (incredibile!!!). Fuori dall'aeroporto sulla destra abbiamo seguito le indicazioni BUS, poiché avevamo prenotato online il bus delle ore 19.00 sul sito Barcelona Bus (perché quello precedente era segnato alle 17.00 e avevamo paura di non farcela). Abbiamo trovato (sembrava aspettasse noi) un autobus in partenza per Barcellona, ci hanno fatto salire lo stesso e alle 16.40 siamo partiti.
Sul bus verso Barcellona
IMPORTANTE: non sappiamo per quale motivo, sia all'andata sia al ritorno, l'autobus è sempre partito prima, non rispettando l'orario segnato sul sito e che avevamo prenotato. E' stato un caso che noi ci siamo trovati circa un'ora prima alla fermata del bus, quindi ci è andata bene (mio marito è paranoico con gli orari, a differenza mia che mi sarei presentata alla stazione dei bus al massimo mezz'ora/venti minuti prima), ma mi chiedo: se fossimo arrivati "risicati" ma comunque in orario, avremmo trovato il bus? NO perché era partito prima!!!Vi consiglio quindi di arrivare alla fermata dei bus (a Barcellona si trova a Parc de l'Estaciò del Nord - numero fermata 28-29, fermata metro Arc de Triomf) almeno con un'ora di anticipo.
Durante i nostri viaggi ci piace tanto camminare e, avendo il passeggino che ci fa anche da porta pacchi, abbiamo camminato molto. Per alcune mete è però necessario prendere i mezzi e ci siamo quindi subito premuniti di alcuni biglietti T10 che servono sia per la metro sia per i bus e comprendono 10 corse (alla metro ce lo passavamo per entrare uno alla volta, anche per Bimbuzza che ha 4 anni e paga). Ci sono comunque altre opzioni per muoversi in città, abbonamenti convenienti che potete consultare qui.
Dove alloggiare?
Ecco...questa volta...a fronte della solita spesa a cui siamo abituati (dalle 60 alle 80€ a notte), non siamo rimasti molto soddisfatti dell'alloggio, anche se in posizione ottima per i nostri spostamenti.Piazza Urquinaona - vista hotel
Per la scelta ci siamo come al solito affidati a booking e abbiamo cercato una camera con bagno privato e in zona comoda: Urquinaona, una piazza vicinissima a Piazza Catalunya (da cui parte la Rambla), a Passeig de Gracia (dove ci sono le bellissime case Guadiane "Batllo' e Mila') e da cui parte Via Laietana che porta dritta dritta al mare, passando per la Cattedrale e il bellissimo Palazzo della Musica.In uno splendido palazzo, curato, pulito e con portiere, il nostro Hotel lasciava molto a desiderare all'interno ma ci siamo comunque adattati e a Bimbuzza piaceva un sacco: ha detto "ma questo albergo è incredibile!!!! (Bisogna vedere da che punto di vista Ahaha).
Consiglio: a Barcellona guardate gli hotel dalle 3 stelle in su o un appartamento;)
Cosa visitare a Barcellona in 3 giorni?
Come per il weekend a Londra, avevo già studiato a casa il tour che avremmo seguito, avendo una bambina di 4 anni con noi, per unire le nostre esigenze con le sue.Mi sono stati di grande aiuto il post di Ascoltami con gli occhi, di Bimbi e viaggi, di Bambini con la valigia e Visitare Barcellona (che avevo stampato e studiato in treno) e ho così dato vita al nostro itinerario che siamo riusciti a rispettare alla grande.
C'è da dire che Bimbuzza è proprio brava e regge sempre bene i nostri ritmi, tanto da non darci mai problemi.La prima sera
Arrivati alle 18.00 in albergo, siamo usciti dopo una breve rinfrescata.Da Piazza Urquinaona abbiamo imboccato la Via Laietana (che mi è piaciuta molto) piena di locali e fermento e dove Bimbuzza ha cenato a base di brioche e latte caldo da Starbucks.
Abbiamo girato per Carrer de la Princesa e per tutti i vicoletti, suggestivi tanto da sembrare le strade di Ortigia a Siracusa....
Abbiamo cenato a base di Tapas presso il Ristorante Celler de la Ribera (in Placa de Les Olles 6) e siamo rimasti molto soddisfatti: un buon modo per iniziare la nostra esperienza culinaria a Barcellona.
Dopo cena, per rientrare in albergo, abbiamo continuato a girare attraverso i vicoli e ci siamo trovati a un certo punto di fronte al Palau de la Musica Catalana, tripudio di luci e mosaici. Era appena finito uno spettacolo ed era pieno di gente. Siamo entrati per ammirare il palazzo anche dentro: bellissimo.
Giorno 1 venerdì: Da Gaudì alla Fontana Magica e al paradiso delle scale mobili
Da Piazza Urquinanona abbiamo camminato verso la vicina Placa de Gracia e abbiamo preso il bus 24 che ci ha portati davanti all'entrata del Parc Güell.Importante (noi lo abbiamo capito dopo): all'ingresso del parco conviene fare subito la fila per prenotare l'entrata nella parte monumentale, dato che assegnano un orario entro cui è possibile accedere.
Il parco è infatti costituito da una parte libera e aperta a tutti, molto bella e da dove si può accedere alla parte monumentale che è assolutamente da vedere.
Nella zona monumentale si possono ammirare le costruzioni e i giardini Gaudiani.Il parco è davvero notevole, tappa obbligata per chi vuole vedere la maestria è genialità di Gaudì. Tre ore sono volate al parco e si è fatta ora di pranzo. Abbiamo ripreso il bus alla fermata davanti al parco, il 92, che ci ha portati nei pressi della Sagrada Familia.
Davanti alla grandezza del monumento si resta letteralmente incantati. Non siamo entrati ma lo abbiamo girato tutto esternamente: bellissimo vedere il contrasto tra la parte antica del monumento e quella nuova che finiranno di costruire probabilmente nel 2020.
Ci siamo fermati allo store ufficiale del Barcellona (impossibile non vederlo perché ha un'entrata con erba sintetica) e poi siamo stati un'oretta in un parchetto lì vicino dove bimbuzza ha giocato per un bel po' con dei bimbi italiani dai quali non voleva staccarsi più. Suggestiva l'altalena con dietro la Sagrada Familia:)Da lì abbiamo ripreso la camminata per raggiungere Passeig de Gracia dove si possono ammirare le altre due case Gaudiane (Batllò e Milà).
Proprio a Passeig de Gracia abbiamo preso la metro che ci ha portati a Placa de Espanya, nella zona del parco di Montjüic, da dove parte il grandissimo viale (Avinguda de la Reina Maria Cristina) che porta alla Fontana Magica e al bellissimo Museo Nazionale d'Arte Catalogna, il paradiso delle scale mobili.
Se avete bambini qui il divertimento è assicurato non solo per le fontane sfavillanti lungo tutto il viale, ma anche per le innumerevoli scale mobili che portano su per i Giardini che attorniamo il Museo d'Arte e da cui si arriva alla zona Olimpica.
Maestose e visibile da ogni parte è il braciere della fiamma olimpica...Noi siamo arrivati fino allo stadio che purtroppo si poteva vedere solo da fuori.
Alle 19.00 tutti pronti per vedere lo spettacolo della Fontana Magica, sulle note di Barcelona dei Queen.
E' iniziato a piovere proprio quando dovevamo andare via e siamo scappati verso la metro che ci ha riportati ad Urquinaona. Abbiamo cenato a base di latte caldo e cornetti al cioccolato, perché eravamo molto infreddoliti, in Via Laietana da Cappuccino Crema & Cafe.
Soprattutto eravamo stanchissimi ma in effetti è stata una giornata molto piena.Giorno 2 sabato: dalla Rambla all'acquario con puntatina al cioccolato
Finalmente è arrivato il momento di percorrere la famosa Rambla e vedere il coloratissimo mercato della Boqueria. Il giro del nostro secondo giorno è partito da lì, rigorosamente a piedi.Siamo rimasti completamente incantati dalla Boqueria e dalla presentazione dei vari cibi: arte pura!
Avrei voluto prendere mille di quei bicchieri colorati pieni di frutta e frullati per non parlare dei coni pieni di prosciutto e grissini.
Un luogo senza tempo: solo cibo e colore.
La Rambla ci ha portati dritti sul mare, verso il molo dove sovrasta la statua di Cristoforo Colombo.
Bellissima la struttura in legno che fa passeggiare in mezzo al mare e dove spicca il centro commerciale Maremagnum.Proprio lì, sul Moll d'Espanya del Port Vell, si trova l'Acquario dove ovviamente siamo entrati.
Credo di non avere mai visto un acquario così bello: pesci di ogni tipo, gallerie d'acqua (avevamo a un certo punto i pesci sulla testa) e sommozzatori che provavano il brivido di nuotare tra gli squali.Abbiamo pranzato sul molo, proprio nell'edificio Maremagnum, da Tapa Tapa: ho preso dei calamari che si scioglievano letteralmente in bocca, su un letto di spinaci buonissimi.
Servizio ottimo e veloce...consigliatissimo.Abbiamo continuato la nostra passeggiata per il molo e siamo arrivati in via Laietana (nella parte del mare), l'abbiamo imboccata e siamo risaliti per raggiungere, attraverso i vicoli interni, Carrer del Comerc dove si trova il famoso Museo del cioccolato.
Oltre ad ammirare le incredibili statue di cioccolato, tra cui ovviamente Messi, dentro alcune stanze abbiamo guardato brevi film (che Bimbuzza faceva ripartire schiacciando i bottoni) sulla storia del cioccolato.
Camminando siamo poi tornati per la via Laietana verso Urquinanona, passando dalla Cattedrale. Dopo un breve riposino in albergo, siamo usciti nuovamente per cena sulla Rambla e abbiamo passeggiata tra il fermento del sabato sera.
Giorno 3: mare profumo di mare e viaggio di ritorno
Avendo l'aereo di ritorno da Girona alle 16.00, siamo riusciti a sfruttare la mattinata per un ultimo giro a Barcellona.Abbiamo preso la metro ad Urquinanona e siano scesi a Barceloneta. Fantastico vedere i ragazzi in metro con le tavole da surf sotto il braccio.
È stato il nostro saluto a una città che abbiamo trovato pulita in ogni angolo (non facevano che pulire le
strade ad ogni ora), ricca di fermento composto (forse perché in un periodo, marzo, in cui non è più inverno ma nemmeno estate), di odori e cibi gustosissimi, di persone fiere del luogo in cui vivono (questa è forse la differenza più grande che ho notato rispetto agli italiani, in particolare rispetto alle persone del sud, dato che Barcellona è una città di mare che per molti aspetti si può paragonare al nostro meridione).Dove mangiare a Barcellona
Ho già citato qualche locale in cui ci siamo trovati per caso o su consigli trovati sul web ma ecco qui alcuni consigli più precisi.Innanzitutto mi preme dire che i locali di Barcellona sono tutti bellissimi, delle piccole opere d'arte
che mi incantavo a fotografare: curati, puliti, coreografici, colorati, profumati...In particolare non posso che ricordare i meravigliosi forni presenti in ogni angolo, locali che da una parte
mostrano (in modo perfetto che sembra quasi peccato prendere una baguette) tutte le varietà di pane, dall'altra presentano un bancone/bar che mostra tante varietà di pane (da piccoli a grandi) farciti in mille modi che vorresti mangiarli tutti. Ovviamente ci sono anche i dolci.Le Tapas, piccoli assaggi dalla carne alle verdure e al pesce, sono uno dei piatti tipici assolutamente da
assaggiare (oltre alla paiella che a Barcellona è fatta con solo con pesce). Abbiamo mangiato benissimo al Ristorante Celler de la Ribera, ma se vi trovate nella zona del mare vi consiglio di mangiare da Tapa Tapa dove il posto lo trovate di certo: locale grandissimo con tanti posti sia dentro sia fuori, cucina a vista, servizio veloce, cibo ottimo, il mare che ti circonda.Un altro locale che mi sento di consigliare soprattutto se amate il prosciutto è
Jamòn Experience, un vero e proprio museo del prosciutto.Le pareti sono fatte di prosciutti appesi, i tavoli sono delle botti di legno con alti sgabelli, il vino è squisito e soprattutto si spende poco. Io e Bimbuzza abbiamo mangiato lì anche una buonissima Tortilla, oltre ad avere preso vari panini di gusti diversi (il pane è favoloso perché si può scegliere tra tante varietà, anche senza glutine).Che dire? Bimbuzza ha lasciato Barcellona vestita da spagnola ed io n
on posso che concludere con la colonna sonora che ci ha accompagnati in questo nostro viaggio... in particolare con questa frase, dato che spero di tornarci presto:Barcelona....
And if God is willingWe will meet again
Someday
(Queen)
Vivy