Negli ultimi anni si sono moltiplicati piccoli incidenti nelle centrali nucleari d’Oltralpe. La società elettrica EDF, che collabora nel futuro (ma forse no) nucleare italiano, ha avviato indagini approfondite che hanno rivelato un’inquietante realtà.
Trentaquattro dei cinquantotto reattori francesi sono difettosi, come ha ammesso anche l’ASN, l’Autorità per la Sicurezza Nucleare. Il problema è nel sistema di raffreddamento. Se dovesse esserci un incidente di grande portata, non è assicurato che il sistema riesca ad evitare la fusione del nocciolo. Risultato? Simile all’esplosione di un’atomica.
I reattori a rischio sono quelli più vecchi, entrati in funzione dal 1977 al 1987. Come denuncia anche Sortir du nucléare, associazione no-nuke francese, è sorprendente come il malfunzionamento sia stato rivelato con così tanto ritardo. Sdn ha chiesto il blocco delle centrali, che ora stanno venendo esaminate e riparate.
Tra i reattori sotto accusa, anche quello di Tricastin, ad appena 160 km dal nostro confine. Lo stesso da cui nel 2008 era fuoriuscito materiale radioattivo che aveva inquinato le acque nella zona di Avignone.
Il Nucleare italiano proverrà da una costola di quello francese, se il provvedimento riuscirà mai a uscire dalle paludi delle varie commissioni. Ma se il buongiorno si vede dal mattino, meglio seppellire il tutto.