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Il numero 3 - Ternario

Da Balinas

Il numero 3 è uno dei più sacri ed esoterici se non addirittura il più sacro.
Praticamente tutti gli esoterismi ne fanno menzione e la radice di ciò si perde in un'antichità molto remota, probabilmente insita nella stessa natura dell'Uomo.
Il ternario dovunque brilla nell'Universo e la Monade è il suo principio (Oracoli di Zoroastro).
La sua 'natura' è strettamente connessa a quella dell'Universo e dello Zodiaco.
La sua numerologia è una delle più note e studiate e non avrò qui l'ardore di esaminarla compiutamente.
Il numero 3 - Ternario
Considerato l'indirizzo di questo sito, mi sembra però d'obbligo riportare un passo dedicato al ternario :)
tratto da La filosofia occulta o la magia di Agrippa di Nettsheim, volume II, capitolo VI:
Del ternario e della sua scala
Il ternario è il primo numero incomposto, il numero sacro, il numero di perfezione, il numero più possente, perché v’hanno tre persone in Dio, tre virtù teologali nella religione. Perciò il ternario ricorre nelle cerimonie divine e religiose, col ripetersi tre volte le preci e l’offerta. Ciò fa dire Virgilio:
Numero Deus impare gaudet.
E i pitagorici se ne servivano nelle loro santificazioni e nelle loro purificazioni, come ricorda Virgilio:
Idem ter socios para circumluit nuda.
E’ anche il più efficace negli incantesimi, come dice ancora Virgilio:
Terna tibi haec primum triplici diversa colore
Licia circundo, terque haec altaria circum efficiem duco
Necte tribus nodis, ternos Amarylli colores, necte Amarylli modo et Veneris, dic, vincula necte.
E leggiamo di Medea:
Verbaque ter dixit placidos facientia somnos,
quae mare turbatum, quae flumina concita sistunt.

In Plinio leggiamo che, per combattere ogni sorta di mali, gli antichi avevano costume di sputare tre volte formulando qualche scongiuro.
Essendo il ternario, pel suo triplice accrescimento, perfetto in lunghezza larghezza e profondità, oltre le quali non vi sono altre dimensioni, viene chiamato il primo numero cubico, non potendosi aggiungere nulla a un corpo a tre dimensioni o a un numero cubico.
Perciò, nei suoi Discorsi sul Cielo, Aristotile lo definisce una legge, secondo la quale sono disposte tutte le cose. Infatti, tanto le cose spirituali che le corporali, sono composte di tre cose: principio, mezzo e fine.
Il mondo, dice Trismegisto, è reso completo da tre cose: l’Elnarmene la necessità e l’ordine, vale a dire dalla congiunzione delle cause tra loro, che molti chiamano destino, dalla realizzazione del feto e dalla sua giusta distribuzione. Tutta l’estensione o la misura del tempo è racchiusa nel ternario, ossia nel passato nel presente e nell’avvenire. Ogni grandezza è contenuta in tre dimensioni, linea superficie e corpo. Ogni corpo è composto di tre intervalli, lunghezza larghezza e spessore.
L’armonia racchiude tre cose fondamentali, diapason, emiolion, diatessaron.
V’hanno tre sorta d’anime, la vegetativa la sensitiva e l’intellettuale, ciascuna divisa in ragione collera e cupidità. Secondo il profeta, Dio governa l’universo col numero col peso e con la misura, e il ternario è attribuito alle idee formali, come il binario lo è alla materia creante e l’unità al Dio creatore.
I magi riconoscono tre principi universali: Oromasim, Mitrim, Araminim, vale a, dire:
                                                            Dio, il pensiero, lo spirito.
Col ternario cubico o solido vengono divise le tre enneadi delle cose prodotte, ossia le cose supercelesti in nove ordini d’intelligenza, le celesti in nove orbi, le inferiori in nove specie che si generano e si corrompono. Infine in questo cubo ternario stanno raccolte tutte le ventisette proporzioni della musica, come a lungo ne dissertano Platone e Proclo e il ternario è nell’Armonia, con la diapente o quinto intervallo. Tra le intelligenze v’hanno tre gerarchie di spiriti angelici, tre sono le potenze delle creature intellettuali: memoria, intelletto e volontà. Vi sono tre ordini di beati, i martiri i confessori e gli innocenti; tre quaternazioni dei segni celesti, fisse mobili e comuni e tre specie di case, cardinali succedenti e cadenti. Ciascun segno ha anche tre aspetti tre decani e tre signori di ciascuna triplicità. V’hanno infine tre fortune nei pianeti; tre grazie fra le dee; tre Parche agl’Inferi, tre giudici, tre Furie, un triplice Cerbero, una trigemina Ecate; tre volti di Diana; tre persone nella divinità supersustanziale; tre tempi, quello della natura, quello della legge, quello della grazia; tre virtù teologali,speranza, fede e carità. E Giona è rimasto tre giorni nel ventre della balena e il Cristo altrettanti nel sepolcro.

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