Ogni lunedì, martedì e giovedì sera, le corsie 1 e 2 della piscina Trecate sono occupate da un gruppo di ragazzi che dopo il riscaldamento iniziano a macinare vasche con le pinne e il boccaglio. I loro nomi sono, in rigoroso ordine alfabetico, Arianna, Fanny, Giulia, Marco, Martina, Sara e Stefano; sono i ragazzi dell’Euro Team Torino, storica società torinese di nuoto pinnato. In realtà questi sette giovani, di età compresa tra i 17 e i 19 anni, sono solo una parte della squadra, che divide la sua attività tra la Trecate e la piscina di Carignano, frequentata principalmente dai più piccoli. Qui vengono seguiti dal tecnico e presidente Andrea Mangherini, mentre nell’impianto torinese nuotano sotto la guida di Daniele Giliberto. Daniele ha 23 anni, studia scienze motorie e ha trascorso la sua vita sportiva tra il nuoto pinnato (presso la società Eridania) e il salvamento. Queste due discipline possono essere definite le “sorelle minori” del nuoto puro; minori per storia, popolarità e numero di praticanti (anche se in forte espansione), non certo per il fascino, il divertimento e la fatica che richiedono per ottenere buoni risultati.
“Tra Torino e Carignano i ragazzi lavorano in acqua cinque volte alla settimana per un paio d’ore” spiega Daniele Giliberto, “e vanno anche in palestra; per le ragazze il carico è leggermente inferiore”. Ciò che in allenamento differenzia il nuoto “normale” dal pinnato è il tipo di lavoro: “si fa più qualità” spiega Daniele, “che significa meno kilometri, più velocità e tempi di recupero maggiori. Questo perché le gare che prepariamo sono sostanzialmente su distanze brevi come 50, 100 e 200, e perché utilizzare le pinne comporta più sollecitazioni per i piedi e un maggior impegno fisico in generale”.
Questo avviene specialmente nel caso della monopinna. Sono infatti due le specialità del nuoto pinnato: quella con pinne indipendenti, che prevede l’utilizzo delle braccia e delle gambe (a stile libero per intenderci) e le cui distanze individuali sono 50, 100, 200, 400 m, e quella della monopinna (o due pinne in fibra di carbonio, più rigide e capaci di generare una spinta maggiore), in cui l’utilizzo delle braccia è facoltativo e in cui ci si muove in posizione di “assetto” grazie al colpo di gambe a delfino. Per questa specialità le distanze sono le stesse del caso precedente con l’aggiunta degli 800 e dei 1500 metri e delle prove di fondo in acque aperte. Ci sono anche le staffette (4×50, 4×100) e la respirazione avviene in ogni caso grazie a un boccaglio detto aeratore; ma esistono anche le gare in immersione, che prevedono apnea (50 metri) o l’utilizzo di una bombola.
“Per adesso nel nostro gruppo usiamo poco la monopinna” prosegue il giovane tecnico dell’Euro Team Torino durante la seduta di allenamento, incoraggiando i suoi allievi e scherzando con loro, “ma nei prossimi mesi vedremo se introdurla per qualche nostro atleta”. A proposito di atleti, all’inizio della stagione la squadra torinese si è rinforzata con l’arrivo di nuovi elementi. Molti nuotatori del pinnato sono ex nuotatori “puri”, come Marco e Giulia, ma c’è anche chi arriva dalla pallanuoto, come Arianna, e chi ha iniziato subito con le pinne ai piedi, come la biellese Fanny.
Questi ragazzi, insieme ai compagni di squadra più giovani che frequentano la piscina di Carignano, hanno portato l’Euro Team Torino alla vittoria della classifica per società nel Trofeo dei Presidenti di Genova, gara in vasca corta svoltasi nell’ultimo fine settimana di novembre. A livello individuale i risultati migliori li ha raccolti il 17enne Stefano Konjedic, che con Marco De Filippo e Susanna Svozilova ha partecipato a ottobre all’ultima prova di Coppa del Mondo del 2014.
L’ultimo appuntamento dell’anno solare è la Christmas Cup, in programma a Lignano Sabbiadoro tra sabato 20 e domenica 21 dicembre. Si tratta di un meeting nazionale con finalità più promozionali che agonistiche, ma in ogni caso un buon test in vista del 2015. Il calendario prevede infatti i Campionati Nazionali di Caserta, a gennaio, gli Italiani di Categoria, a febbraio, e la prima prova di Coppa del Mondo per società, a Barcellona a marzo.