Il nuovo presidente

Creato il 29 gennaio 2015 da Funicelli
Al Tribunale di Monza mancano cancellieri, i sostituti procuratori non hanno aiutanti, in compenso sono arrivati nuovi funzionari, gente che comanda un esercito che non c'è.

A Roma sono spuntati i topi alla Corte d'appello, il novembre scorso, bloccando le udienze nella capitale. Dove i magistrati lavorano nei bagni.
Ma i magistrati devono smetterla di fare ferie e pensare a fare sentenze, senza criticare il governo, che sia Berlusconi o Renzi.
Modena e Reggio come l'Aquila: anche qui, dopo un terremoto ci sono sciacalli che sorridono. Anche qui finti imprenditori immanicati con la politica per prendersi gli appalti pubblici della ricostruzione. Da fare in fretta in deroga alle leggi.
A l'Aquila erano gli imprenditori vicini alla cricca della protezione civile, mentre in Emilia erano gli imprenditori ndranghetisti che oramai sono dentro il tessuto emiliano.
La terra delle coop, della fu sinistra, del modello emiliano.
Questo è solo uno spaccato del paese che oggi eleggerà (o inizierà l'iter) il suo presidente della Repubblica.
Che deve essere super partes, conoscere la politica, essere una persona conosciuta in Europa, avere prestigio.
Una proiezione al contrario del profilo dei padroni dei voti che stanno gestendo questo mercato delle vacche.
Mattarella (come indica Renzi), Amato o Prodi?

Che farà il M5S? Rimarrà nel bunker?
Quella tra Renzi e Berlusconi è una farsa o veramente il patto del nazareno è a rischio? Se non voti come dico io, faccio votare Cantone  (la foglia di fico)..
Col rischio veramente di eleggere un presidente della repubblica che non fa moniti ma è garante della Costituzione. Che non manda lettere alle procure (come quella a Milano), che non avoca a se le carte (come per lo scontro tra le procure di Salerno e Reggio Calabria), che non firma leggi anticostituzionali.
Temo che sia solo un sogno. Che alla fine potrebbe spuntare (ed essere eletto), un politico navigato come Pierferdinando Casini.
Ha il profilo giusto.
Cattolico, separato, tra destra e sinistra, equidistante e vicino al centro.
In continuità (e senza disturbare troppo) coi suoi grandi elettori.
Che i magistrati si arrangino dunque.
E che si continui a ridere sulle macerie fumanti.

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