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“Il nuovo romanzo di Dan Braun” – Davide La Rosa

Creato il 31 maggio 2012 da Temperamente

“Il nuovo romanzo di Dan Braun” – Davide La RosaPoco tempo fa, in una sua aspra e criticatissima recensione pubblicata su «Fumetto d’Autore», Giorgio Messina ha definito Davide La Rosa come un ‘bug’ del sistema, stroncando senza mezzi termini l’ultima pubblicazione del giovane autore comasco. Nella postfazione a Il nuovo romanzo di Dan Braun, invece, Daniele Barbieri – che non è esattamente un Signor Nessuno – lo glorifica definendolo un genio.

Come in ogni cosa, la verità sta nel mezzo.

Chi si affretta a definire il lavoro di La Rosa come «una scemenza disegnata male» e paragona i suoi fumetti alla genialità di Leo Ortolani con il solo scopo di demolirli tavola per tavola, non ha tutti i torti. Ma fa ugualmente la figura di chi non ha la lungimiranza necessaria a capire che il pubblico anela questi prodotti che nella loro semplicità disarmante rompono gli schemi del fumetto classico e inondano il mercato di un’innovatività e di un potenziale comico che altri hanno smarrito lungo la strada del successo e del profitto, assoggettati come sono alle regole del marketing.

I disegni di Davide La Rosa sono di una semplicità quasi disturbante. Omini stilizzati senza la minima traccia di studio; di tridimensionalità e rispetto delle regole anatomiche manco a parlarne. Roba che un bambino delle elementari saprebbe fare di meglio. Ma sfido ad avere il coraggio di proporsi a un editore pur con la consapevolezza di non saper disegnare, venire pubblicato e ottenere un successo di vendite che porta quasi alla santificazione all’interno del claustrofobico ed elitario Fumettomondo.

“Il nuovo romanzo di Dan Braun” – Davide La Rosa

Al di là dei disegni talmente insipidi da diventare efficacissimi, La Rosa scrive una storia (forse eccessivamente prolissa, questo va ammesso) che non contiene sbavature, che è solo apparentemente sgangherata e priva di raccordi fra le sottotrame, ma che è sopratutto esilarante. Zombie partigiani e zombie fascisti (sì, ancora zombie, dopo quelli gay in Vaticano) si fronteggiano, mettendo a ferro e fuoco un paesino nei pressi del lago di Como, mentre un manipolo di ninja e la troupe di Roberto Giacobbo si barricano nella chiesa locale e si preparano al contrattacco.

La comicità del Dan Braun, però, nulla ha a che spartire con il già citato Leo Ortolani e con il suo celeberrimo Rat-Man. Qui si toccano i temi della politica e della religione, arrivando a dissacrare quest’ultima senza alcuna riserva (basti pensare alla Madonna-ninja che sconfigge gli zombie a colpi di ‘raggio di Pentecoste’), in un trionfo del genere demenziale.

Insomma, Davide La Rosa è un gran furbo che prende in giro lo stesso mercato del fumetto nel quale si sta facilmente imponendo come nuovo fenomeno italiano, dopo il collega di casa editrice Pierz e il popolarissimo Daw. L’ineccepibile qualità dei disegni di certi autori viene ridotta all’osso e ridicolizzata, l’artificiosità delle trame scomposta e instupidita. Un po’ come inscatolare merda d’artista o fare di una zuppa un’opera d’arte. E se questa non è genialità ci si avvicina parecchio.

“Il nuovo romanzo di Dan Braun” – Davide La Rosa

Angela Pansini

Davide La Rosa, Il nuovo romanzo di Dan Braun, Nicola Pesce Editore, 144 pp. In b/n, € 7,90


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