Il nuovo romanzo di uno dei più talentuosi e originali narratori italiani della nuova generazione, in libreria il 13 marzo per Marsilio
La storia di un ritorno a casa e dell'incontro tra due persone molto diverse: un ragazzo che ha perso la voglia di andare avanti e un'anziana signora che ha rifiutato la vita molti anni fa. Il racconto di un viaggio dalla perdita alla gioia.
Mattia Signorini è nato a Rovigo nel 1980. Ha pubblicatoLontano da ogni cosa,La sinfonia del tempo breve(Premio Tropea 2010) eOra. I suoi romanzi sono tradotti in otto paesi
Mattia Signorini
Ora
pp. 224, 1° ed. 2013In libreria dal 13 marzo
"Non esiste un passato né un futuro" gli aveva detto suo padre il giorno che lo aveva visto andare via. "Solo unora. La decisione che stai prendendo te la porterai dietro per sempre."
Ora: non c’è passato e neppure futuro che non appaia nel presente e da qui si irradi avanti e indietro, illuminando il sensodell’esperienza e la direzione del cammino. Mattia Signorini, uno dei più originali e felici narratori italiani dell’ultima generazione, a poco più di trent’anni azzarda un bilancio esistenziale, misurandosi con il turbamento della memoria, la violenza dei ricordi, e con lo svaporaredi un progetto sostenuto soprattutto dalla rabbia e dal desiderio di rivolta, per giungere a conclusioni che per la loro solidità morale, per la maturitàche le sostiene, non possono non sorprendere il lettore, lasciandolo interdetto a interrogarsi sul destino di questa nostra società smarritatra resistenza e innovazione, appunto.L’occasione gli è offerta dal ritorno al paese d’origine di Ettore, il protagonista, per svendere la casa dei genitori scomparsi un anno prima in un incidente stradale, che lo obbliga a confrontarsi con le ragioni del suo distacco, con la ricchezza delle presenze umane che animano il paesaggio campestre lungo gli argini del fiume, con gli affetti e i sentimenti che vibrano ancora tutt’intorno.In città ha lasciato una sorella più giovane, incinta, che lo aspetta ricordandogli altri doveri e responsabilità, ma anche il valore di una famigliadispersa e distrutta non senza la loro correità: Ettore assiste alla disgregazione delle sue più radicate certezze, al confondersi di giudizi e pregiudizi,al riproporsi vitale dei valori rifiutati.Il vecchio mondo del paese con le sue persone vive e sincere si rianima per ricordargli ciò per cui vale la pena vivere, quant’è importante “appartenere a qualcosa e a qualcuno”, che sono le radici a impedire al vento di trascinare via gli alberi e noi, ma anche che “niente resta sempre uguale”, o che amarsi è “sentirsi in un mondo a parte”.
Mattia Signorini è nato a Rovigo nel 1980. Ha pubblicatoLontano da ogni cosa,La sinfonia del tempo breve(Premio Tropea 2010) eOra. I suoi romanzi sono tradotti in otto paesi.