Il punto
E’ quasi pronta all’uscita la nuova app Swoords che conta già 11.853 giocatori-utenti in fase di test. Il CEO e web strategist, Giuliano Ambrosio, conosciuto meglio come Julius Design, insieme al suo giovane team di “smanettoni” ha deciso di rispolverare una tendenza in voga qualche hanno fa.
Il gioco di parole che aveva creato particolare interesse e dipendenza tra un pubblico giovane viene proposto secondo una logica innovativa e capace di adattarsi alle dinamiche online.
D’altronde, la sfida consiste nel reinventare qualcosa che già esiste per catturare l’interesse. Ragion per cui Giuliano anticipa la possibilità, dopo la registrazione degli utenti sul sito www.swoords.com , di lasciare la propria mail per essere aggiornati sulla versione beta legata all’attivazione del Beta Tester Program a cui il team sta lavorando nelle ultime settimane per un’implementazione dell’app.
L’intervista
Che cos’è Swoords, qual è la sua formula vincente? Che cosa lo distingue dal famoso Ruzzle ?
Swoords è un gioco di parole nuovo rispetto ai soliti, che sarà disponibile gratuitamente in versione iOS e Android. La meccanica è totalmente diversa da Ruzzle. Infatti, si baserà più sulle connessioni tra parole e speriamo di creare una nuova tipologia di dipendenza grazie alla modalità di gioco vera e propria che attualmente è ancora segreta per motivi di concorrenza.
Come funziona il gioco e come avviene l’assegnazione del punteggio a fine di ogni sfida tra i giocatori?
La dinamica di gioco non è ancora pubblica, ma tra qualche settimana inizieremo a svelare di più sul gioco. Quel che possiamo dire per ora è che il gioco si basa sulle connessioni di più parole, e ogni parola in base alla giocata può restituire un punteggio più alto.
Cosa significa che nell’app è integrato un sistema di Native Advertising?
I giochi su dispositivi mobile integrano annunci pubblicitari che interrompono l’esperienza di gioco come banner o video a cui siamo obbligati a fermarci e vedere per continuare la partita. Molto spesso questi annunci non sono neanche inerenti al giocatore e ai suoi interessi.
Così Swoords per non interrompere l’esperienza di gioco, ha integrato nella sua piattaforma un sistema che permette alle aziende di comprare delle parole chiave/bonus da far usare ai giocatori “nativamente” nell’applicazione. L’esperienza di gioco non si interrompe, anzi fa parte della dinamica di gaming.
Il giocatore usando quelle parole avrà la possibilità di raddoppiare il suo punteggio e accedere ad esclusivi vantaggi fuori dal gioco come sconti o gadget. L’azienda, invece, avrà la possibilità di interagire in un modo originale con i giocatori.
Come interpreti la Gamification all’interno della logiche aziendali rispetto al prodotto in questione?
La Gamification è alla base di ogni buon gioco, penso sia necessaria per cercare di avere una base di giocatori attiva e che produca molte partite e passa parola. Inoltre, queste attività volte alla Gamification permetteranno anche il sostentamento del progetto.
Il successo dell’app dipende anche dalla buona combinazione del team di lavorio, parlaci di queste menti pensanti.
Il team ufficiale è tutto italiano. Attualmente siamo in quattro ed è composto da me, da Mirko Santangelo, Adobe Certificato in UI/UX Design con grande esperienza sull’ interfaccia grafica progettuale; Davide Strumento, iOS/Android Developer con competenza specifica su mobile gaming; infine da Luca La Mesa, il nostro Advisor con grande competenza riguardo startup e dinamiche finanziarie.
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