Foto licenziosa ed allegra di una via romana (dovrebbe essere in zona Parioli), che però non c’entra nulla col post che mi accingo a scrivere, che è un pippone sui new media di quelli che ho imparato a fare da Catone il censore!
Si fa un gran parlare di Youtube, che ha cambiato veste grafica e soprattutto si vuole proporre in modo sempre più professionale come una sorta di super web-tv, con collaborazioni anche con la Disney (!) e testate serie come le Reuters (che è un’agenzia di stampa internazionale).
Le mie perplessità sono le seguenti:
- ma ce ne era davvero bisogno?
- qual è la novità?
Mi spiego: quando uno va su youtube lo fa fondamentalmente per cazzeggio, per guardare qualche video divertente o musicale, poi certo, siccome l’offerta è ampia, si può spaziare e andarsi anche a vedere cose più elevate, che possono essere spezzoni di film o documentari. Questo perché per il resto c’è la tv e i siti appositi (che siano d’informazione o di qualsiasi altra cosa).
E allora perché dobbiamo rendere youtube uguale alla televisione? Che senso ha? Perché devo fare il telegiornale su youtube quando, per esempio, la Rai carica sul suo canale quasi tutti i servizi giornalistici delle sue reti? Qual è la novità? Avessero deciso di prendere un gruppo di giornalisti per creare una specie di redazione e fare un qualcosa di un minimo diverso dal solito capirei pure ma invece che vogliono fare? Un maxi canale con tutti i video delle Reuters? E a che pro, se tanto spesso e volentieri quei video ci sono lo stesso?
Per dire, se avessero finanziato un progetto come quello di questo ragazzo (BreakingItaly), avrebbero non solo fatto qualcosa di utile e di nuovo ma soprattutto avrebbero aiutato la causa della libera informazione, che sta tantissimo a cuore al popolo della rete (quindi ai fruitori di youtube) e la cosa si sarebbe tradotta, in termini economici, in accessi sempre maggiori. E invece, il vuoto cosmico.
Personalmente ho sempre creduto all’informazione via web e credo che un progetto simile avviato da youtube potrebbe essere molto interessante. Persino Mentana ha detto che se lasciasse la7 si butterebbe in un qualcosa inerente alla rete (e di sicuro farebbe più successo di Santoro, visto che il caro Chicco ebbe un’intuizione non male nel 2008, quando in periodo di elezioni non si poteva fare campagna in tv e lui ideò un format su Corriere.it)! I video realizzati da BreakingItaly sono una sorta di giornalismo partecipativo: fa riflessioni personali su quello che accade e cerca di interpretare le notizie. Certo, dovrebbe affinare la tecnica e smetterla di parlare come un forsennato, però insomma, le basi ci sono tutte. Ed è questo il tipo d’informazione che può andare su YT, perché non è istituzionale.
Il problema è proprio che YT si vuole istituzionalizzare in modo sbagliato. Per me deve rimanere com’è, ossia un grande supermercato in cui puoi trovare sia i prodotti di marchi sconosciuti che quelli di grandi marche, senza distinzioni di sorta. Mi sbaglierò ma questa virata nel “profescional” non ha ragion d’essere e annoierà presto.
E voi? Che ne pensate?