Palco immerso nel buio più totale.Fogli bianchi con disegni stilizzati che pendono dal soffitto.E un uomo solo a dominare la scena.
E' stata una gioia per gli occhi(e soprattutto per l'anima)assistere allo spettacolo COSI' TANTA BELLEZZA, scritto,diretto ed interpretato da Corrado Accordino.Attore di classe e talento immenso,quello di Accordino:la platea del Teatro Libero era letteralmente rapita dal pathos e dall'intensità della recitazione dell'attore,in scena fino al 14 Febbraio a Milano.
La vita di un uomo normale,borghese,benestante:questo è il perno attorno al quale è costruito il monologo. Una moglie,due figli,il posto fisso,una macchina,una casa,qualche hobbies,small talk con i colleghi e rendez vous con pochi amici fidati;è facile immedesimarsi nel protagonista:la sua vita è uguale a quella dell'italiano medio,con la sua routine e qualche "ombra" da nascondere ben bene.
Ma questo susseguirsi di eventi abitudinari,ordinari e prevedibili(colazione,lavoro,i soliti riti ripetuti ogni santo giorno ed esattamente nello stesso modo)provocano nevrosi,ansie,panico. (Quante volte ci è capitato di sentirci così,ingabbiati in una vita che non sentiamo nostra?)
Ed è cosi',da questo disagio, che il protagonista inizia ad aprire i sensi e ad accorgersi delle piccole bellezze che lo circondano,che gli ricordano di essere VIVO;vede(con gli occhi del cuore)la vicina anziana,la signora Bellami,diventata improvvisamente una Persona(con la P maiuscola)degna di attenzione,con la sua BELLEZZA e la sua carica umana.
La Bellezza,quella profonda,nascosta;quella piu' vera ed autentica.Non quella che si vede sulle copertine patinate(e modificate da photoshop) né quella frivola e superficiale che permea la società odierna.Lo splendore insito nella natura,nella vita,nell'esistenza di tutti.
Intenso,vigoroso,mattatore sul palco,Corrado Accordino regala anima e forza al personaggio in modo strepitoso,anche quando perde la parola :il linguaggio è importante,è alla base della comunicazione,ma la sua mancanza non crea disagio e frustrazione,bensì pace,silenzio e delizia.
Fulminante l'episodio del parco,in cui il protagonista ricorda un episodio accaduto durante la sua infanzia.Un bambino e un gelato ai mirtilli che si espande all'infinito,come infinita è la fantasia dei più piccoli:momento idilliaco spezzato dalla pragmaticità dell'adulto genitore,che pensa solo a pulire il sedile della macchina sporcato dal gelato.La genuinità,la bellezza pura e incontaminata dei bambini destinate a perdersi con la crescita.
E quelle domande lancinanti che squarciano il cuore:se avessi rischiato di più,se avessi detto questo,se avessi fatto quello.... quante volte noi tutti ce le siamo poste?
Ha ragione lo strepitoso Accordino quando recita la splendida poesia Istanti di Borges azzardando un finale di speranza;una esortazione a vivere hic et nunc,qui e ora.
C'è COSI' TANTA BELLEZZA in giro.Non sprechiamo un secondo di più,scopriamola con mente,occhi,cuore aperti.Prendiamola e godiamone.
Consiglio caldamente questo spettacolo,in scena fino al 14 Febbraio.C'è magia nella recitazione di Corrado Accordino,un brillìo negli occhi che lo rende unico,speciale,irresistibile!
Per info www.teatrolibero.it